martedì 1 novembre 2016
A dicembre nuovo vertice. I magistrati egiziani incontreranno la famiglia del giovane studioso che stava svolgendo ricerche sui movimenti sindacali oppressi dal regime egiziano.
Consegnati ai pm di Roma documenti del ricercatore torturato e ucciso
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La procura generale egiziana è stata invitata a Roma a dicembre per un nuovo approfondimento degli sviluppi sul caso di Giulio Regeni e in quella occasione "sarà organizzato il previsto incontro con la famiglia di Giulio Regeni". È quanto emerge da una nota congiunta emessa dalla procura di Roma e dalla procura generale egiziana..

I magistrati egiziani hanno ricevuto al Cairo – in quello che il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha definito “incontro positivo” - i colleghi romani a cui hanno consegnato materiale investigativo. La delegazione italiana era guidata dal procuratore aggiunto Sergio Colacicco. Solo in occasione del vertice di dicembre gli inquirenti italiani potranno riferire se tutta la documentazione fornita è utile all’indagine oppure, come già avvenuto in passato, non contribuisce alla ricerca della verità. In quella occasione, oltre ad un ulteriore scambio di documenti richiesti nell'ambito delle reciproche rogatorie, prosegue la nota, ci sarà "il previsto incontro tra la famiglia Regeni" e la procura generale egiziana.

I documenti del ricercatore universitario italiano sparito la sera del 25 gennaio scorso e ritrovato cadavere con vistosi segni di torture una settimana dopo, erano stati trovati nell'abitazione della parente di uno degli uomini indicati in un primo momento dalla polizia egiziana appartenenti ad un presunto gruppo criminale, ucciso in un conflitto a fuoco, autore del sequestro di Giulio. Una ricostruzione senza riscontri plausibili, smentita dai parenti dei presunti "banditi" e da una serie di malriusciti depistaggi dei quali i magistrati romani si sono più volte lamentati.

"Durante il fruttuoso incontro - si legge nella nota - le parti hanno discusso gli ultimi sviluppi investigativi e hanno rinnovato il loro impegno a continuare la loro proficua collaborazione nel comune intento di assicurare giustizia per la vittima. Sono stati richiesti dalla Procura della Repubblica di Roma i documenti della vittime rinvenuti il 24 marzo, che sono stati immediatamente consegnati" dal procuratore egiziano. La delegazione italiana ha invitato il procuratore generale del Cairo a Roma nel dicembre prossimo "per un altro incontro finalizzato ad approfondire gli ulteriori sviluppi del caso, continuare nello scambio di documenti di indagine richiesti nelle reciproche rogatorie".

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