giovedì 11 giugno 2015
​Le stime sul costo dei ddl presentati dal Movimento Cinque Stelle e da Sel nel corso di un'audiizione in Senato. Si oscilla dai 15 ai 23 miliardi.
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​​Il costo totale del reddito di cittadinanza, secondo il disegno di legge n.1148 presentato dal M5S, è stimato in circa 14,9 miliardi di euro dall'Istat. La cifra è stata fornita dal presidente dell'istituto Giorgio Alleva, nel corso dell'audizione alla Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato. La spesa sarebbe destinata a 2 milioni e 759 mila famiglie con un reddito inferiore alla linea di povertà (10,6% delle famiglie residenti in Italia). Nel Rapporto annuale Istat, il costo totale della misura era stimato in 15,5 miliardi, in un'ipotetica applicazione nel 2012; il minor costo delle stime odierne è dovuto soprattutto al fatto che nel 2015 è presente il bonus di 80 euro mensili che, aumentando il reddito disponibile di una parte delle famiglie interessate dal provvedimento, riduce la quota complessiva da erogare. Più elevato il costo totale della misura prevista dal ddl 1.670 sul reddito minimo garantito, presentato da Sel: secondo l'Istat è pari a circa 23,5 miliardi di euro, concentrati sulle famiglie più povere. I non poveri - spiega l'Istat - e le famiglie con un reddito superiore all'80% della linea di povertà relativa non avrebbero alcun beneficio. Le famiglie beneficiarie sarebbero circa 1 milione e 960 mila, pari al 7,5% della popolazione. Esulta il M5S. Per la senatrice Nunzia Catalfo negli ultimi mesi prosegue il movimento ha ricevuto molteplici attacchi e critiche infondate da alcuni esponenti politici che affermavano che la misura avesse un costo di oltre 30 miliardi. "Oggi è stato direttamente l'Istat a darci ragione e dare un forte segnale di smentita. Ora - conclude - non ci sono più scuse. Approviamo subito il reddito di cittadinanza e diamo all'Italia la dignità che sino ad ora mancava".
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