mercoledì 14 giugno 2017
Il primo consiglio di amministrazione con il nuovo direttore generale approva il piano di Mario Orfeo che punta a coniugare risparmio e qualità senza rinunciare ai volti-audience
 Vincono le star. Si ai compensi sopra i 240.000 euro
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Il primo consiglio di amministrazione della Rai con il direttore generale Mario Orfeo appena nominato dopo le dimissioni di Campo Dall'Orto, ha deciso che si può derogare al tetto dei 240.000 euro per i compensi alle star. L'eventualità risponde a criteri di qualità, ma anche alla necessità di fermare l'emorragia di volti noti la cui assenza determinerebbe danni di immagini e di introiti alla tv di Stato. Il «Piano organico di criteri e parametri per l'individuazione e la remunerazione dei contratti con prestazioni di natura artistica» illustrato ai consiglieri dal dg, individua «criteri quanto più possibili oggettivi da adottarsi per la definizione di prestazioni per le quali sia possibile il superamento del limite retributivo».

Per ogni deroga dovrà essere fornita adeguata motivazione resa esplicita in fase contrattuale da parte degli organi responsabili. In particolare - spiega la Rai - il documento precisa che «possono considerarsi di natura artistica le prestazioni in grado di offrire intrattenimento generalista oppure di creare o aggiungere valore editoriale in termini di elaborazione del racconto nelle sue diverse declinazioni, in maniera coerente all'obiettivo generale di servizio pubblico». Per quanto riguarda i parametri per la remunerazione, è prevista la riduzione dei compensi in misura pari almeno al 10% che andrà ad aumentare progressivamente con il salire degli importi.

I criteri del piano sono ispirati alla sintesi fra risparmio e tutela di prodotti di qualità. «È evidente - precisa infine viale Mazzini - che la tutela del futuro del servizio pubblico passa necessariamente anche attraverso la possibilità di continuare ad avvalersi di grandi professionalità che contribuiscano a creare prodotti autorevoli e riconoscibili».

Il piano sarà soggetto a verifica annuale.

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