sabato 17 dicembre 2016
Grillo potrebbe annunciare tra poco la scelta di togliere il simbolo. I consiglieri intanto hanno chiesto al sindaco di mandare a casa tre persone.
Ore decisive per la giunta Raggi. Resa dei conti nel M5s
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Ore decisive per la giunta Raggi per capire come uscire dalla crisi in cui l'hanno precipitata le dimissioni rimandate dell'assessore Paola Muraro e l'arresto di ieri per corruzione del capo del dipartimento personale Raffaele Marra. C'è attesa per il post di Beppe Grillo che dovrebbe tracciare la strada e il futuro della giunta. Il leader del Movimento 5 Stelle potrebbe rendere noto a breve la sua decisione dopo l'arresto di Raffaele Marra, fedelissimo del primo cittadino, scandalo che ha colpito duramente il Campidoglio a 5stelle.

Dopo una lunga riunione tenuta all'hotel Forum di Roma, che è proseguita tutta la notte, secondo quanto si apprende, l'ipotesi più accreditata è quella di togliere il simbolo del M5S alla giunta Raggi. Intanto il sindaco riunirà di nuovo i consiglieri pentastellati nel primo pomeriggio in un luogo, fanno sapere, coperto da totale riserbo. Ma quello che traspare nelle ultime ore è che nella sua maggioranza manca la compattezza.

La richiesta è che il primo cittadino si liberi del 'Raggio magico', altrimenti una parte dei consiglieri pentastellati in Campidoglio sarebbe pronta a chiedere le dimissioni del primo cittadino. Sul piatto il ritiro delle deleghe al vicesindaco Daniele Frongia, ed al capo della segretaria politica Salvatore Romeo. In ballo anche l'incarico di Renato Marra (fratello Raffaele) capo della direzione turismo. Nella lunga riunione che si è tenuta ieri sera tra Raggi e i consiglieri di maggioranza l'ipotesi di procedere senza il simbolo è stata bocciata, secondo quanto si apprende, dallo stesso presidente dell'Assemblea capitolina Marcello De Vito e dal capogruppo del Movimento Paolo Ferrara. Ovviamente, viene spiegato, molto dipenderà dalle decisioni prese ieri dopo la lunga riunione all'Hotel Forum, tra Beppe Grillo ed alcuni rappresentanti di spicco del movimento. Qualora fosse lo stesso Grillo a 'sfiduciare' Raggi, spiegano le stesse fonti, le dimissioni sarebbero "inevitabili".

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