venerdì 16 ottobre 2015
​Sabato sarà eseguita l'autopsia sul corpo del ragazzo caduto dal quinto piano di un albergo a Milano. Aperta inchiesta a carico di ignoti per spaccio.
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​Sarà effettuata domani l'autopsia sul cadavere di Elia Barbetti, il 17enne morto verso le 3 del mattino di ieri dopo essere precipitato dal sesto piano di un albergo a Milano, in cui era ospite per una gita a Expo. Gli esami autoptici, disposti nell'ambito delle indagini coordinate dal procuratore aggiunto Alberto Nobili e dal pm Piero Basilone, potranno essere utili a chiarire le cause del decesso. L'ipotesi prevalente allo stato resta, comunque, la caduta accidentale a seguito di uno svenimento o di un malore. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo di indagine con le ipotesi di reato di morte come conseguenza di altro reato e spaccio di stupefacenti, allo stato a carico ignoti. In sostanza, gli inquirenti stanno indagando su chi può aver venduto le dosi di stupefacenti (marijuana) trovate in camera. Droga che potrebbe aver provocato il malore del ragazzo e la caduta. Gli investigatori stanno indagando per capire in che modo il ragazzo e i suoi compagni di classe si siano procurati la marijuana che gli agenti hanno trovato nella camera e che i ragazzi hanno ammesso di avere fumato nell'albergo. Secondo i primi accertamenti, il giovane si sarebbe sporto per prendere una boccata d'aria dalla finestra della camera al sesto piano, che ha un parapetto basso (poco più di un metro) in relazione alla sua altezza di 1 metro e 80 centimetri, e sarebbe precipitato forse per un malore o per uno svenimento. Il cadavere è stato trovato a cinque metri dal muro dell'albergo sul quale il corpo ha sbattuto prima di precipitare ad una distanza valutata compatibile per ampiezza con l'altezza della caduta.
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