mercoledì 6 novembre 2013
​Sequestrate anche 14 società e beni per un valore complessivo di circa 90 milioni di euro ed effettuate oltre 90 perquisizioni tra Calabria, Piemonte, Veneto, Lombardia e Puglia.
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​Imponente operazione da parte dei finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e dello Scico di Roma che ha portato a disarticolare un'associazione di stampo mafioso composta da imprenditori e professionisti affiliati alle più importanti cosche di 'ndrangheta reggine. Sono 47 le ordinanze di custodia cautelare eseguite, sequestrate 14 società e beni per un valore complessivo di circa 90 milioni di euro ed effettuate oltre 90 perquisizioni tra Calabria, Piemonte, Veneto, Lombardia e Puglia.I reati contestati sono associazione a delinquere di stampo mafioso, trasferimento fraudolento di valori, abusiva attività finanziaria, utilizzo ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, favoreggiamento, peculato, corruzione, illecita concorrenza ed estorsione, tutti aggravati dalle modalità mafiose. A Reggio Calabria esisterebbe un vero e proprio cartello criminale di tipo mafioso in grado di condizionare la realizzazione di complessi residenziali privati ed eseguire tutti i relativi e connessi lavori di completamento con la conseguente illecita percezione di profitti, secondo quanto emerge dall'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che ha portato all'esecuzione delle ordinanza di custodia cautelare.
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