sabato 7 marzo 2015

Don Ciotti (Libera) dopo il caso Helg: qualcuno si riempie la bocca di legalità. E annuncia che ci sarà un altro fulmine a ciel sereno.

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Attenzione. Qualcuno nel movimento antimafia predica bene ma razzola male, malissimo. «Fra pochi giorni avremo altre sorprese su personaggi» della cultura «della legalità». Parola di don Luigi Ciotti. Dopo l’arresto per corruzione, martedì 3, del presidente della Camera di commercio di Palermo, Roberto Helg, paladino della legalità; e dopo le parole della presidente dell’Antimafia Bindi, che ha annunciato la necessità di fare luce proprio nel movimento antimafia, le parole del fondatore di Libera pesano come pietre. Don Ciotti è in Emilia Romagna per una serie di incontri nelle scuole. Ed è a San Lazzaro di Savena, nel bolognese, che annuncia l’arrivo di un fulmine a ciel sereno. «Mi pare di cogliere, e poi non sono in grado di dire assolutamente altro – dice – che fra pochi giorni avremo altre 'belle sorprese', che sono in arrivo, che ci fanno soffrire. Perché riguardano personaggi che hanno sempre riempito la bocca di legalità, di antimafia». Il fondatore di Libera spiega che «è un momento difficile. Dobbiamo fare in modo che nessuno generalizzi, semplifichi. Bisogna sempre distinguere per non confondere, fare emergere le cose belle e positive». Un annuncio che echeggia quanto anticipato dalla presidente della Commissione parlamentare antimafia. «Faremo un’indagine sul movimento antimafia – aveva detto Bindi mercoledì 4 – con grande serenità e con intenti non polizieschi, ma politici. Daremo il nostro contributo al Paese affinché il ruolo dell’antimafia sia un punto di riferimento nella lotta alla criminalità organizzata ». Perché «l’antimafia deve essere un impegno per il bene comune e non per perseguire l’interesse di qualcuno in particolare». Bindi aveva ricordato il caso di Raffaello Montante, presidente dell’associazione industriali siciliani, paladino dell’antimafia, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa a Caltanissetta. Don Ciotti, raggiunto in serata, di più non dice. Conferma quanto dichiarato, ma non fornisce ulteriori elementi. Una cosa però ci tiene a chiarirla: «Le colpe di alcune persone – puntualizza – non possono coinvolgere tutto il mondo dell’antimafia». E allora: «Ben venga la pulizia e gli approfondimenti, come annunciato da Rosy Bindi». E, soprattutto, ribadisce che «Libera è fatta di persone che in questo impegno spendono del loro, spendono la loro vita. È fatta di ragazzi che si spendono sui beni confiscati». Anche per Luigi Di Maio, vicepresidente pentastellato della Camera, «il mondo delle cooperative e dell’associazionismo è fatto di tante persone in buona fede e da tante persone che ne approfittano. Credo sia arrivato il momento di stringere un po’ le maglie, cominciare a controllare i bilanci, le spese, obblighi di rendicontazione continua con bilanci certificati».
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