martedì 3 dicembre 2019
La maggioranza boccia la richiesta di procedere con urgenza sulla legge di Fi che blocca la riforma. Ma i dem avvertono: senza un accordo con il M5s avanti con nostra proposta
Prescrizione, altra mina per il governo. Il Pd lancia l'ultimatum
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Un altro tema "caldo", quello della giustizia, agita le acque nella maggioranza. Al centro del tavolo c'è la questione della prescrizione, che dal primo gennaio prossimo, in base a una legge del precedente governo, è destinata a essere cancellata dopo la sentenza di primo grado. Una misura osteggiata dalle opposizioni ma che non convince nemmeno Pd e Italia viva. Ieri la Camera ha respinto con 269 voti contrari la richiesta avanzata da Forza Italia di procedere con l'urgenza all'esame della pdl Costa sullo stop all'entrata in vigore della riforma. Hanno votato contro l'urgenza M5s, Pd e Leu, mentre i renziani non hanno partecipato al voto, favorendo il governo. A chiedere l'urgenza FI, FdI e Lega. La maggioranza ha tenuto ma i dem, dopo un'assemblea dei gruppi, hanno lanciato un chiaro avvertimento."O si trova una quadra in tempi brevissimi o, se resta il muro eretto dal M5S, come Pd presenteremo entro fine anno una proposta di legge autonoma di riforma della prescrizione, con l'introduzione della prescrizione processuale e meccanismi di garanzia della durata del processo", hanno spiegato i parlamentari dem. L'obiettivo del Pd è "raggiungere un punto di equilibrio sulla riforma" e "si cercherà un'intesa possibile, anche se dal Guardasigilli finora non sono giunti segnali distensivi", viene osservato. In mancanza di un accordo il partito di Zingaretti andrà avanti da solo.


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