mercoledì 4 dicembre 2013
​Dopo l'incendio di domenica scorsa nel capannone-dormitorio, continuano le operazioni di riconoscimento dei cadaveri. Quattro gli indagati, tutti cinesi e titolari dell'azienda di confezioni.
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Giornata di lutto cittadino oggi a Prato, mentre continuano le operazioni di identificazione dei sette cadaveri degli operai cinesi bruciati nel rogo di domenica scorsa nel capannone-dormitorio della ditta «Teresa Moda», in via Toscana, al Macrolotto 1. Finora sono tre le vittime a cui gli inquirenti sono riusciti a dare un nome. I cadaveri bruciati appartengono a cinque uomini e due donne. La polizia sta continuando le indagini per completare l'identificazione dopo aver ricevuto ieri pomeriggio dal console cinese una lista con i nomi delle presunte vittime dell'incendio del capannone. Secondo gli accertamenti, il rogo sarebbe stato scatenato da una stufa difettosa. La Procura ha iscritto nel registro degli indagati quattro cinesi: si tratta dei gestori della ditta di confezioni e del legale rappresentante, Li Jianli, una donna residente a Roma. Le indagini continuano per accertare ulteriori responsabilità ed anche per verificare l'eventuale coinvolgimento di italiani nella tragedia.
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