martedì 30 novembre 2021
Complessivamente il sistema educativo riceverà 17, 9 miliardi. Al Sud previsto il 49% degli stanziamenti, per superare il divario con il Settentrione
5,2 miliardi per rinnovare gli edifici scolastici (anche mense e palestre)

Ansa

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Dal Pnrr sono in arrivo 5,2 miliardi per edilizia scolastica, ma per tutto il mondo scuola sono previsti ben 17,9 miliardi. Lo annuncia il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi che ha presentato le linee dei prossimi investimenti con la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, e la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. Una scuola "capace di accogliere e accompagnare" è l'obiettivo che sta dietro l'investimento stanziato.

Ma quali sono le priorità di spesa? "Gli asili nido, le nuove scuole, innovative a consumo zero, le mense, le palestre necessarie per partire col tempo pieno e dall'altra parte l'avvio di questa grandiosa opera di messa in sicurezza, sia sismica sia ambientale, ma anche pedagogica di tutto il nostro sistema scolastico", ha spiegato Bianchi, illustrando i primi bandi per il settore istruzione.

Il focus sugli asili d'infanzia. Dei 5,2 miliardi, tre saranno destinati agli asili nido e alle scuole dell'infanzia. "Il Pnrr rende possibile un investimento storico per portare finalmente la copertura di asilo nido e servizi educativi per l'infanzia al livello degli altri Paesi dell'Unione Europea", ha detto la ministra Bonetti. "Assicurare il diritto all'educazione vuol dire tutelare sin dall'infanzia quelle pari opportunità che a tutte le bambine e i bambini vanno assicurate per la loro crescita di cittadini e cittadine già oggi".

I fondi vogliono abbattere il divario tra Settentrione e Mezzogiorno."Abbiamo stabilito il livello minimo di posti negli asili nido che tutti i Comuni dovranno garantire: 33 ogni 100 bambini residenti" ha detto la ministra Carfagna. I fondi del Pnrr rappresentano "un'occasione storica per accorciare le distanze e abbattere quel muro invisibile che divide il Nord e il Sud". Al Mezzogiorno andrà il 49% dei 5,2 miliardi messi a gara per opere che dovranno essere realizzate entro 5 anni.

"Il governo lo fa con una visione integrata, quella del Family Act, che è riforma di accompagnamento del Pnrr e che investe al tempo stesso in servizi educativi, nel lavoro femminile e nell'empowerment delle nuove generazioni: è da questa alleanza tra generi e generazioni che il Paese può crescere e ripartire", ha detto Bonetti.

I progetti in campo e la suddivisione delle risorse. Nel capitolo nidi e servizi per l'infanzia, si realizzeranno complessivamente 1.800 interventi di edilizia scolastica, con la creazione di 264.480 nuovi posti per accogliere bambine e bambini. Ai 3 miliardi stanziati per gli asili nido vanno aggiunti ulteriori 1,6 miliardi di un prima tranche di risorse.

Inoltre sono previsti 800 milioni di euro per il Piano di costruzione di 195 nuove scuole che sostituiranno vecchi edifici (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno); 400 milioni per il potenziamento del tempo pieno attraverso l'incremento delle mense scolastiche (il 57,68% delle risorse andrà al Mezzogiorno); 300 milioni (il 54,29% delle risorse andrà al Mezzogiorno) per aumentare l'offerta di attività sportive attraverso la costruzione di palestre o la riqualificazione di quelle esistenti, per un totale di 230.400 metri quadrati da realizzare o riqualificare; 710 milioni di euro per il Piano di messa in sicurezza e riqualificazione delle scuole (il 40% delle risorse andrà al Mezzogiorno).

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