martedì 25 agosto 2020
"Da lei non voglio essere servito", avrebbe detto un cliente in un negozio della Coop. La diocesi: «Fatto da non sottovalutare, non abbassare la guardia».
Cliente del supermercato rifiuta di farsi servire da commessa perché "è nera"

Ansa

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“Non voglio essere servito da lei perché è nera”. A pronunciare questa frase, dal contenuto razzista, sarebbe stato un cliente di un supermercato della catena Unicoop di Pistoia. La denuncia dell’episodio di matrice xenofoba arriva dai sindacati Filcams Cgil e Rsu. "Un cliente - scrivono in una nota Filcams Cgil e Rsu -, davanti al banco gastronomia, in presenza di altri clienti e degli addetti, ha affermato di non voler essere servito dall'addetta, in quel momento disponibile, perché nera".

"Chiediamo alla cooperativa di agire nei confronti di questo 'cliente', nelle modalità opportune per la tutela dei propri dipendenti - ribadiscono i sindacati - Siamo convinti che ogni episodio di razzismo vada denunciato, perché 'lasciar correre' significa accettare un modo di pensare che accettabile non può essere. Siamo tutti uguali, ognuno con le proprie caratteristiche fisiche, ma con gli stessi diritti, come dispone la nostra Costituzione agli articoli 2 e 3, nei suoi principi fondamentali. Per quanto ci riguarda esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti della nostra collega oggetto dell'attacco razzista”.

Anche la Diocesi di Pistoia in una nota esprime dispiacere per l'episodio che richiama l'attenzione sul latente clima di razzismo e xenofobia che si respira negli ultimi anni nel paese: «Un episodio certamente isolato e al tempo stesso da non sottovalutare, avvenuto in un contesto di accoglienza diffusa da parte di una città e un territorio che invece hanno grande cuore. Il prossimo autunno porterà inevitabilmente con sé molte preoccupazioni, dovute agli effetti, economici, sanitari, psicologici del Covid-19, che ancora attanaglia le nostre vite. In questo quadro sarà quanto mai facile cercare dei capri espiatori nei più deboli e fragili. Teniamo dunque alta la guardia, in gioco c'è la nostra umanità».



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