mercoledì 20 marzo 2024
Il dirigente scolastico invitato a ripensarci e a ritirare la delibera. Ma la diocesi di Milano approva la decisione del Consiglio d'istituto: bello che il dialogo parta da una scuola
L'uscita degli alunni dalla scuola primaria dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih a Pioltello

L'uscita degli alunni dalla scuola primaria dell'Istituto comprensivo Iqbal Masih a Pioltello - ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Sulla scuola chiusa per la fine del Ramadan è arrivato l'intervento dell'Ufficio scolastico regionale lombardo. Nella delibera con la quale il Consiglio d'Istituto dell'"Iqbal Masih" di Pioltello (dall'asilo alle medie, nell'hinterland milanese), aveva disposto un giorno di vacanza per il 10 aprile prossimo ci sono alcune "irregolarità", riscontrate sulla base di un "accertamento" degli ispettori mandati dal ministero dell'Istruzione e del merito. E il dirigente scolastico Alessandro Fanfoni è invitato a "valutare la disapplicazione della delibera e la possibilità dell'annullamento".

Benzina sul fuoco di una vicenda che da quattro giorni sta creando una marea di polemiche, alcune delle quali pretestuose. Non ci sono cedimenti né subordinazioni alle religioni altrui, nella decisione della "Iqbal Masih", ma solo pragmatismo. Poiché il 40 per cento degli oltre 1.200 alunni è di famiglia e religione musulmana, il giorno in cui si festeggia la fine del Ramandan ('Id al-fitr) in classe normalmente ci sono ben pochi alunni, meno della metà.

Ecco perché l'organo di rappresentanza di genitori, alunni, insegnanti e personale Ata, già nel maggio scorso, ha deciso di distribuire in maniera diversa i giorni di chiusura previsti dal calendario scolastico: si comincia un giorno prima e se ne salta un altro, per permettere agli alunni musulmani di rispettare le proprie tradizioni senza perdere le lezioni, e nello stesso tempo per creare un'occasione in più di incontro e di condivisione tra tutti i compagni.

Le reazioni del centrodestra

La notizia ha suscitato reazioni contrastanti, tra cui quelle negative nel centrodestra, tanto che il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato di aver “chiesto agli uffici competenti del ministero di verificare le motivazioni di carattere didattico che hanno portato a deliberare la deroga al calendario scolastico regionale e la loro compatibilità con l'ordinamento". Tra l'altro Valditara ha insistito sui risultati formativi dell'istituto di Pioltello, "enormemente inferiori rispetto a quelli della media lombarda". Valutazione in parte ovvie: Pioltello è tra i Comuni d'Italia più multietnici, con metà delle famiglie immigrate e bambini spesso arrivati e subito inseriti in classe. "Dichiarazioni razziste", dice la deputata democratica Ouidad Bakkali, che sollecita il ministro a riferire alla Camera.

E la sindaca di Pioltello Ivonne Cosciotti: "Che tristezza e che pochezza: la media fatta sugli studenti italiani è nettamente diversa, segno che gli insegnanti fanno un ottimo lavoro. Se nella media mettiamo un bambino appena arrivato dal Pakistan abbiamo la media del famoso pollo di Trilussa".

La senatrice del Pd Simona Malpezzi, che tra l'altro vive proprio a Pioltello, annuncia dal canto suo una interpellanza urgente per conosce quali siano le irregolarità nella delibera della scuola.

La Cei: il rispetto del fatto religioso è positivo

Parole di segno diverso arrivano dalla Curia di Milano, e in particolare dal Servizio ecumenismo e dialogo interreligioso. "Siamo a favore di questo gesto", spiega il responsabile Roberto Pagani. "Come i musulmani in Italia condividono e festeggiano insieme a noi cattolici il Natale e la Pasqua, trovo bello che un'iniziativa di dialogo interreligioso parta da una scuola, che si fa promotrice della creazione di un ponte tra giovani che a casa vivono fedi differenti".

Lo stesso arcivescovo di Milano, Mario Delpini, pur non entrando nel merito del caso, ha fatto notare che "una delle cose più importanti della vita è la religione. Non so come è il regolamento delle scuole, si sospende anche a Carnevale".

Nella conferenza stampa alla fine del Consiglio permanente, il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi, ha detto che "il rispetto del fatto religioso è positivo". Questo rispetto, ha aggiunto, è tipico del modello italiano perché "la laicità italiana non sopprime l'identità religiosa ma la promuove". "Certamente rispettiamo la libertà religiosa, quella stessa che chiediamo per i cristiani in ogni parte del mondo" anche se ammette di non conoscere se in questo caso sia stato "rispettato il percorso amministrativo", perché comunque tali decisioni debbono avvenire "dentro un contesto istituzionale di rispetto di norme e procedure".

La scuola

L'istituto comprensivo è intitolato a Iqbal Masih, il ragazzino pakistano che si era ribellato al lavoro minorile nelle fabbriche di tappeti e che per questo, diventato attivista, è stato ucciso nel 1995 a 12 anni L'istituto comprensivo conta 2 plessi con 2 scuole dell'infanzia, 3 primarie, e una secondaria di primo grado, per un totale di 63 classi e 1.294 alunni. Il suo principio, espresso nel sito, è "Non uno di meno", secondo il principio guida di don Milani.


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: