martedì 23 agosto 2022
Il comitato promotore della Marcia della Pace lancia una mobilitazione in occasione della Giornata internazionale Onu della pace del 21 settembre per chiedere ai governi un impegno diplomatico
L'edizione straordinaria della Perugia Assisi del 24 aprile contro la guerra in Ucraina

L'edizione straordinaria della Perugia Assisi del 24 aprile contro la guerra in Ucraina - Foto Roberto Brancolini

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Sei mesi di guerra e nessuna seria iniziativa diplomatica di pace. Il Comitato promotore della Marcia della pace Perugia Assisi lancia un appello per una mobilitazione dal basso da realizzare nella prossima Giornata internazionale della pace che si celebra il 21 settembre. «Se i governi non prendono l’iniziativa, lo devono fare i cittadini consapevoli e responsabili. Oggi, 24 agosto, sono sei mesi dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Sei mesi di uccisioni, omicidi, infanticidi, femminicidi, feriti, mutilati, sfollati, rifugiati, sofferenze, disperazione, distruzioni, macerie».

In questi sei mesi di guerra, sostengono gli organizzatori della Marcia Perugia Assisi, «alcuni si sono arricchiti, ma tutti gli altri sono diventati più poveri. E se la guerra continua, sarà sempre peggio. Sul campo di battaglia, lo scontro sarà sempre più aperto, esteso e crudele, la gente continuerà ad essere ammazzata e le distruzioni continueranno senza sosta, mentre speculatori, mercenari, produttori e trafficanti di armi faranno fortuna». Il Comitato della Marcia della pace ricorda che «il drammatico aumento dei prezzi del gas, delle materie prime e del cibo spingerà milioni di persone nella povertà e nell’insicurezza, molte imprese dovranno chiudere, crescerà l’inflazione e arriverà la recessione economica».

Intanto nel mondo, «la guerra sta radicalizzando le divisioni internazionali, minacciando addirittura la catastrofe atomica, sottraendo attenzione e risorse a tutte le grandi emergenze globali come il cambiamento climatico, la fame e la salute. Questa guerra ci sta facendo molto male e abbiamo urgente bisogno che qualcuno la fermi! E’ pazzesco che ancora oggi non ci sia una seria iniziativa per la pace. Spendiamo montagne di soldi per ammazzare e non li investiamo per salvare la vita delle persone». E allora mercoledì 21 settembre, nella Giornata internazionale della pace promossa dall’Onu, «assieme a tutte le persone consapevoli e responsabili, chiediamo a gran voce: Fermate questa guerra! Non permettiamogli di soffocare la nostra vita! Prendiamoci cura gli uni degli altri e del pianeta». Per adesioni all'iniziativa: adesioni@perlapace.it



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