venerdì 20 maggio 2016
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Roma. L’estensione del bonus di 80 euro anche ai pensionati, la completa parificazione fiscale con il lavoro dipendente, la rivalutazione piena degli assegni bloccati nel 2012-13. Sono alcune delle richieste poste con forza ieri dai pensionati di Cgil, Cisl e Uil nella manifestazione tenuta ieri a Roma. Un appuntamento che ha portato alla luce anche divisioni tra le confederazioni. Se il governo non darà soluzioni condivise su questi temi (come anche sulle modifiche alla legge Fornero) la Cgil e la Uil non escludono lo sciopero generale, mentre la Cisl frena. Il governo incontrerà i sindacati per discutere di pensioni e lavoro martedì prossimo, 24 maggio, ma l’incontro dovrebbe essere per ora prevalentemente dedicato all’ascolto, dato che l’argomento previdenza sarà trattato in legge di stabilità. «Se non ci saranno risposte – ha detto il segretario della Cgil Susanna Camusso – è perfettamente ragionevole pensare ad uno sciopero generale. Le cose si fanno così, manifestando e scioperando se le risposte non ci sono». Nelle trattative – ha aggiunto il leader Uil Carmelo Barbagallo – «si cerca di discutere e trovare una soluzione ma se non si trova non resta altro che lottare. Senza risposte lo sciopero è inevitabile». «Quando si aprono trattative – ha spiegato invece il numero uno della Cisl, Annamaria Furlan – si deve volere con forza una buona conclusione. Il 24 maggio vado con questo spirito, ovvero che con il dialogo anche la peggiore legge pensionistica riusciamo a cambiarla. Prima di parlare di sciopero parliamo di contenuti».
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