venerdì 18 ottobre 2019
È bastata la pubblicazione sul nostro sito del video di Patriciello per far mettere i sigilli all'ex casa di cura sommersa dai rifiuti. Perché non intervenire prima?
Il cartello posto sulla cancellata che sigilla, da ieri, l'ingresso della struttura adibita a discarica denunciata da un video di Maurizio Patriciello pubblicato ieri su Avvenire.it

Il cartello posto sulla cancellata che sigilla, da ieri, l'ingresso della struttura adibita a discarica denunciata da un video di Maurizio Patriciello pubblicato ieri su Avvenire.it

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Non nascondo la sorpresa. Non sono passate che poche ore da quando il video da me registrato all’ex casa di cura “Villa Russo” in Miano, alle porte di Napoli, ha preso a circolare in rete, in particolare sul sito di Avvenire, che l’ingresso della struttura adibita a discarica viene sigillato con una cancellata sulla quale spicca un foglio bianco con la scritta: «Città Metropolitana di Napoli. Corpo di Polizia. Action Day Terra dei Fuochi. Area sottoposta a sequestro giudiziario. Art. 321 e 354 del C.P.P.».

Qualcosa, dunque, si è mosso in pochissimo tempo. Le domande restano. Perché aspettare che un povero prete con un telefonino in mano vada a registrare e rendere pubblico uno scempio che è sotto gli occhi di tutti per intervenire? Perché chi di dovere non è arrivato prima? Dove stavano coloro che giovedì pomeriggio,17 ottobre, sono corsi a mettere sotto sequestro lo stabile? Ma la certezza che solo stando tutti insieme: politici, Chiesa, persone di buona volontà, volontari, imprenditori, mondo della cultura e dell’informazione, possiamo sperare di arrivare a qualche risultato non mi abbandona mai. Per cui per questa piccolissima vittoria voglio solo gioire.

LA VIDEO-DENUNCIA La discarica della vergogna alle porte di Napoli di Maurizio Patriciello

Il giorno dopo, venerdì, nella scuola dove sono stato invitato per parlare agli studenti hanno proiettato il video. Il lungo e accorato applauso che, spontaneo, è scaturito dai ragazzi mi ha dato conferma che siamo sulla strada giusta. Occorre continuare a combattere. Senza rassegnarci, senza perdere la speranza, senza illuderci. Il bene vince sempre sul male, anche quando il male sembra essere il più forte. Occorre crederci, cercando di coinvolgere tutti in questa nobile battaglia, a cominciare dai bambini. Cosa che stiamo facendo senza stancarci.

Ad Avvenire e a tutti coloro che con onestà, senza rancori e senza interessi personali, continuano a esserci accanto, i nostri ringraziamenti e la nostra gratitudine.

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