giovedì 20 febbraio 2014
Entro il 2017 subentreranno i contributi volontari di cittadini privati che potranno scaricare la spesa dal fisco.
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La Camera dei deputati ha approvato oggi in via definitiva la nuova legge sul finanziamento pubblico ai partiti, passata con oltre 300 voti a favore e circa 140 contrari. Il provvedimento, nato da un decreto del Governo Letta, ha trovato l'opposizione tra gli altri del Movimento Cinque Stelle, che però ha rinunciato all'ostruzionismo dopo aver ottenuto la diretta televisiva sulle dichiarazioni di voto.La legge abrogherà gradualmente il sistema del finanziamento, entro il 2017, per sostituirlo con contributi volontari di cittadini privati che potranno scaricare la spesa dal fisco.Al posto del finanziamento, donazioni e  agevolazioni fiscali per la contribuzione volontaria dei cittadini attraverso detrazioni per le erogazioni liberali e destinazione volontaria del 2 per mille Irpef. In altre parole, sarà il singolo cittadino che, con una firma, deciderà a chi destinare una parte della propria contribuzione. Inoltre l'accesso ai fondi viene condizionato al rispetto di requisiti di trasparenza e democraticità cui dovranno attenersi le formazioni politiche che, da ora in poi, dovranno risultare regolarmente iscritte in un apposito registro.Per essere ammessi, tra l'altro, sarà necessario presentare adeguati statuti che rispettino i principi della democrazia interna e addirittura la creazione di un sito internet che assicuri laconsultabilità a chiunque delle regole che gestiscono la vita di ogni singola formazione, come anche dei bilanci.Fondamentali l'introduzione di un tetto alle donazioni pari a 100mila euro, l'introduzione di una detrazione per le erogazioni liberali pari al 26% per gli importi da 30 a 30mila euro, l'assoggettazione a Imu degli immobili dei partiti politici, la possibilità di destinare il 2 per mille Irpef ai partiti, la previsione di un apposito codice di autoregolamentazione delle raccolte telefoniche di fondi, l'applicazione progressiva della abrogazione con la riduzioneparziale dei contributi diretti che cesseranno completamente nel 2017, l'estensione al personale dei partiti della disciplina sul trattamento straordinario di integrazione salariale e di contratti di solidarietà.
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