martedì 25 maggio 2021
La denuncia di Aurora Leone ("Io, cacciata dalla Partita del Cuore perché donna") diventa un caso. Ramazzotti e Ermal Meta forse non scenderanno in campo stasera a Torino per la partita di beneficenza
Aurora Leone e Ciro Priello dei The Jackal spiegano su Instagram il motivo dell'allontanamento dalla cena prima della Partita del Cuore

Aurora Leone e Ciro Priello dei The Jackal spiegano su Instagram il motivo dell'allontanamento dalla cena prima della Partita del Cuore - Ansa / Instagram

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Fischio d'inizio stonato, per la Partita del cuore, giocata questa sera all'Allianz Stadium di Torino e trasmessa per la prima volta da Canale 5. C'è da ricomporre una grave frattura, che ha portato alle dimissioni del direttore generale della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, e dal ritiro della disponibilità a scendere in campo da parte di alcuni giocatori eccellenti, come Eros Ramazzotti ed Ermal Meta, ancora dubbioso se scendere in campo.

La Nazionale Italiana Cantanti, capitanata da Enrico Ruggeri, affronterà i Campioni per la Ricerca, capitanati da Andrea Agnelli. Obiettivo, raccogliere fondi per l'Istituto di Candiolo - Fondazione Piemontese per la ricerca sul cancro onlus, presieduta da donna Allegra Agnelli.

Il caso

Aurora Leone, 22 anni, casertana, attrice comica dei "The Jackal", ha segnalato di essere stata cacciata, lunedì sera, dal tavolo della squadra della Partita del cuore, perché donna. In un video diffusi sui social, ha raccontato di essersi seduta con il collega Ciro Priello alla cena alla vigilia della partita con la Nazionale cantanti, quando il direttore generale Gianluca Pecchini, attraverso due persone dello staff, le avrebbe intimato di andarsene perché "non poteva stare seduta lì".

"Abbiamo pensato lo stesse dicendo perché eravamo membri della squadra avversaria, ma quando ci siamo alzati Pecchini mi ha detto 'no, tu puoi rimanere, solo lei non può restare al tavolo dei giocatori'", ha ricostruito Priello in un video. "Chiedo spiegazioni e lui mi dice: 'Sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le regole'. Ho risposto che non stavo accompagnando Ciro, ma che ero stata convocata come lui. Ha aggiunto: 'Non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui: alzati'", ha raccontato Leone, dicendo di essere stata invitata a spostarsi a un altro tavolo".

Leone ha anche detto che le erano state chieste le misure per divisa, e la risposta è stata che la divisa poteva indossarla anche per stare seduta in tribuna. Ne è seguito un alterco e infine la coppia se n'è andata non solo dalla cena ma anche dall'hotel.

Le dimissioni di Pecchini

Il direttore generale della Nazionale Cantanti, Gian Luca Pecchini, ha reagito respingendo con vigore le accuse di misoginia: "Mai fatto discriminazioni, di sesso, fama, genere musicale, colore della pelle, tipo di successo, e followers", aggiungendo di "non accettare arroganza, minacce, maleducazione, e violenza verbale dai nostri ospiti". Pecchini ha anche fatto intendere che quella di Aurora Leone possa essere uno stratagemma per racimolare fama. "Non è la prima volta - conclude la Nazionale cantanti - che qualcuno cerca pubblicità (e followers...) distorcendo, sfruttando e manipolando 40 anni di storia".

Il secondo comunicato è di diverso tenore: "Io, Gian Luca Pecchini, dirigente della Nazionale italiana Cantanti, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone". Lo ha annunciato in una nota lo stesso dirigente. "Ci tengo però a sottolineare, a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell'episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via".

The Jackal a questo punto ha pubblicato un post su Facebook: "Prendiamo atto delle dimissioni del dirigente della nazionale cantanti in seguito al 'grande equivoco' di ieri sera. Noi speriamo che quanto successo non venga ridotto a questo: un malinteso. C'è un discorso più ampio che va oltre la vicenda personale, il sessismo e il maschilismo come problemi reali che riguardano ogni giorno milioni di donne".

Ramazzotti: non partecipo

"Non siamo sessisti", scrive su Instagram Eros Ramazzotti, bomber della Nazionale cantanti, che parla di "comportamento incauto di due persone dello staff". Poi si dice "molto dispiaciuto" per quanto accaduto e annuncia che non prenderà parte al match. "Quello che posso fare è mostrare la maglia di Aurora: ditele che noi la stiamo aspettando in campo per cercare di porre rimedio a questo incidente per il quale abbiamo già preso provvedimenti", aggiunge dal canto suo il capitano Enrico Ruggeri.

La ricerca contro il cancro non si fermi

"Invitiamo tutti, però, come ha fatto Aurora nelle prime storie pubblicate a caldo ieri notte, a non confondere i problemi: non è giusto - si trova ancora scritto - che quanto accaduto abbia delle conseguenze negative sulla raccolta fondi, missione che la nazionale cantanti porta avanti con impegno da 40 anni. Inclusività e parità non devono essere ostacoli per nessuna causa, figurarsi se così importante come la lotta al cancro. Confondere i due piani è uno sbaglio che non rende giustizia a nessuna delle due battaglie. Per questo diciamo alle tantissime persone che ci stanno scrivendo con affetto in queste ore per dimostrarle sostegno, che Aurora non era andata lì per vincere una partita: Aurora era lì, come Ciro e come tutti gli altri che hanno preso parte all'evento, per contribuire alla ricerca. Perciò aiutateci a farlo, diamo un segnale forte: una donazione via SMS al numero 45527 per sostenere la ricerca sul cancro", conclude il post su Facebook.

La stessa Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro e la squadra in campo, i Campioni per la Ricerca scrivono di stare vivendo "con profondo rammarico e si dissociano da quanto è accaduto nelle ultime ore. Portiamo avanti da sempre i valori della solidarietà e della condivisione, e anche questa volta vogliamo ritrovarci tutti insieme in campo, uniti in un unico obiettivo: sostenere la Ricerca! La lotta contro il cancro non si può fermare: proprio come dice #AuroraLeone dei the JackaL 'niente deve in alcun modo contrastare la causa meravigliosa per cui si organizzano queste partite'! #sostienicandiolo #partitadelcuore". Lo scrive su Facebook la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Candiolo.

E alla fine a il calcio d'inizio della 30esima edizione della Partita del Cuore sarà dato dalle giocatrici del Juventus Women: lo rende noto sul proprio sito internet il club bianconero.


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