martedì 28 ottobre 2014
Un rapporto sulla condizione femminile nel mondo analizza 4 settori fondamentali (economico, politico, istruzione e salute) per capire se i Paesi stanno distribuendo risorse e opportunità equamente tra uomini e donne.
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Parità tra uomo e donna? Se ne parla, e molto, da anni ma la strada appare ancora lunga. Quasi un secolo. Secondo un rapporto del World Economic Forum di Givevra le pari opportunità, a livello mondiale, si raggiungeranno solo tra 81 anni, per quanto riguarda il posto di lavoro. Una previsione a lungo termine, che di certo noi non potremo verificare, e che quindi appare anche incerta. Insomma potrerbbe pure andare peggio. Per quanto riguarda il presente, invece, di certo si può dire che il rapporto piazza l'Italia al 69esimo posto su 142 paesi in quanto a parità fra uomini e donne, guadagnando due posizioni rispetto all'anno scorso, che è sempre meglio di niente. Nel rapporto sono stati analizzati quattro settori fondamentali (economico, politico, istruzione e salute) per cercare di capire se i Paesi stanno distribuendo le proprie risorse e opportunità equamente tra uomini e donne. Per quanto riguarda la partecipazione delle donne nel campo economico, l'Italia nel 2014 precipita al 114esimo posto dal 97esimo dell'anno scorso, mentre spacchettando il settore emerge che il Belpaese occupa la posizione numero 88 sulla partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e addirittura la 129esima posizione per parità salariale per lavori simili tra Paesi e Paesi. Va meglio per quanto riguarda la rappresentanza delle donne italiane in politica con un 37esimo posto in classifica, mentre la differenza nel livello di scolarizzazione tra uomini e donne pone il Paese al 62esimo posto. Infine sulle aspettative di vita in buona salute tra i due generi l'Italia è all'83esimo posto sui 142 analizzati. La classifica generale sulla parità dei generi è guidata dai Paesi del nord Europa, con Islanda, Finlandia, Norvegia, Svezia e Danimarca nelle prime cinque posizioni. Tra i principali paesi europei, invece, la Germania guadagna due posizioni raggiungendo il 12esimo posto, la Francia balza al 16esimo posto dal 45esimo, grazie soprattutto ad un cospicuo aumento del numero delle donne francesi in politica, mentre la Gran Bretagna cede otto posizioni retrocedendo al 26esima posto. Gli Stati Uniti, prima potenza mondiale, guadagnano tre posizioni, salendo al 20esimo posto.
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