giovedì 22 luglio 2010
Il Csm ha avviato una procedura di trasferimento a carico di Umberto Marconi, presidente della Corte d'Appello di Salerno. Confermata per lunedì l'audizione di Alfonso Marra al Consiglio superiore della magistratura.
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La Prima Commissione del Consiglio superiore della magistratura ha avviato una procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale a carico di Umberto Marconi, il presidente della Corte di Appello di Salerno il cui nome compare nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Inoltre, il procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito ha avviato l'azione disciplinare a carico di Angelo Gargani, capo dell'Ufficio servizio controllo interno (Secin) del ministero della Giustizia. Il nome di Gargani, magistrato fuori ruolo, compare nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Sempre nella mattinata di oggi, è stata respinta la richiesta dell'avvocato di Alfonso Marra che aveva presentato istanza per il rinvio dell'audizione in programma lunedì al Csm.MARCONI: UN COMPLOTTO AI MIEI DANNILa decisione di aprire la procedura di trasferimento di Umberto Marconi è stata presa con quattro voti a favore (non presente Giuseppe Berruti, contrario il laico di centrodestra Gianfranco Anedda), ed è arrivata nonostante la lettera inviata stamane da Marconi al Csm in cui il magistrato si dichiaravaestraneo ai fatti ma disponibile a lasciare la sede di Salerno per altro incarico. La Prima Commissione ha comunque deciso di inviare la lettera di Marconi alla Terza Commissione di Palazzo dei Marescialli, titolare sui trasferimenti dei magistrati.«Sono stato io a chiedere al Csm di essere trasferito ad altra sede, aspetto che mi convochino». Così il presidente della Corte d' Appello di Salerno, Umberto Marconi, commenta la decisione della prima commissione del Csm di avviare la procedura di trasferimento di ufficio nei suoi confronti per «incompatibilità ambientale».«Ribadisco di aver chiesto al giudice penale di essere sentito per quello che ritengo essere un complotto ai miei danni - aggiunge il magistrato - ma qui siamo su un altro piano, quello della difesa. Quanto all' opportunità della permanenza a Salerno ho riconosciuto io per primo la necessità di un trasferimento e lunedì scorso ho inviato un fax al Consiglio Superiore della Magistratura con la richiesta».Marconi ripercorre così le tappe della vicenda: «Il 14 luglio sono usciti su quotidiani locali titoli inaccettabili, che mi indicavano come 'un uomo della criccà. Il giorno seguente io stesso ne ho dato comunicazione al Csm ed ho inviato i ritagli di stampa locale con una lettera che preludeva alla richiesta di trasferimento. Infine il 19 luglio ho formalizzato la richiesta, anche se non ho indicato una sede alternativa. Aspetto che il Csm mi chiami per indicarla».AZIONE DISCIPLINARE CONTRO GARGANIIl procuratore generale della Cassazione Vitaliano Esposito - secondo quanto si è appreso - ha avviato l'azione disciplinare a carico di Angelo Gargani, capo dell'Ufficio servizio controllo interno (Secin) del ministero della Giustizia. Il nome di Gargani, magistrato fuori ruolo, compare nelle intercettazioni dell'inchiesta sulla cosiddetta P3. Esposito, assieme al ministro della Giustizia, è titolare dell'azione disciplinare, già esercitata, sempre nell'ambito di questa vicenda, nei confronti del presidente della Corte di Appello di Milano, Alfonso Marra.A Gargani - secondo quanto si è appreso - il pg della Cassazione contesta principalmente l'ipotesi di interferenza nelle indagini. Il magistrato, ora a capo del Secin del ministero della Giustizia, lo scorso aprile avrebbe infatti chiesto al sostituto procuratore di Roma Rodolfo Sabelli, titolare assieme al procuratore aggiunto Gianfranco Capaldo del fascicolo sulla P3 e sugli appalti per l'eolico in Sardegna, informazioni relative all'inchiesta dopo aver avuto notizia della proroga delle indagini preliminari.MARRA Nessun rinvio all'audizione di Alfonso Marra fissata per lunedì prossimo al Csm. La prima Commissione, che ha aperto a carico del presidente della Corte di Appello di Milano una procedura di trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale, non ha accolto la richiesta di slittamento avanzata dal legale di Marra, il magistrato di Cassazione, Piercamillo Davigo. Con una nota inviata all'organo di autogoverno della magistratura, Davigo aveva chiesto più tempo per poter esaminare le carte e rilevava come le contestazioni mosse dalla Prima Commissione nell'ambito della procedura di trasferimento avviata nei confronti di Marra fossero le stesse alla base delle quali il pg di Cassazione ha avviato l'azione disciplinare a suo carico. Seppure l'audizione di Marra sia stata confermata, non è detto - viene fatto notare in ambienti di Palazzo dei Marescialli - che il presidente della Corte di Appello di Milano lunedì prossimo si presenti, proprio alla luce delle contestazioni disciplinari che gli sono state mosse dal pg Vitaliano Esposito.
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