lunedì 5 aprile 2021
Una storia medica davvero complicata che si è risolta grazie a un grande lavoro interdisciplinare. La piccola ha pure superato l'infezione da Covid-19.
Un'operazione chirugica alla Città della Salute di Torino

Un'operazione chirugica alla Città della Salute di Torino - Ansa / Ufficio stampa Molinette

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Una storia molto complicata che si è risolta bene. È accaduta a Torino dove, una bimba di 17 mesi nata con l'intestino al posto di un polmone è stata salvata dai medici della Città della Salute, prima con un intervento di correzione diaframmatica e poi, quando nel corso della degenza si è sviluppata una malattia epatica, con un trapianto di fegato. Organo, che tra l'altro, proveniva da un donatore reduce da Covid-19 e anche la piccina, nei mesi scorsi, ha superato una infezione dovuta allo stesso virus, mentre era in attesa dell'organo da trapiantare.

La bimba è venuta alla luce, nel novembre del 2019, con una grave forma di ernia diaframmatica congenita (individuata già nel corso della ventesima settimana di gestazione). "Si tratta - spiegano alla Città della Salute di Torino - di una rara malformazione in cui, a causa di un vero e proprio "buco" nel diaframma, l'intestino può spostarsi nel torace e compromettere il normale sviluppo dei polmoni".

Dopo il parto la piccina è stata portata nella Rianimazione pediatrica dell'ospedale Infantile Regina argherita, e, dopo 2 giorni di trattamento intensivo, sottoposta ad un delicato intervento di correzione dell'ernia diaframmatica da parte dell'équipe della Chirurgia pediatrica.

In seguito, però, prosieguo però si sono verificate altre problematiche (non legate alla malformazione) e la situazione respiratoria si è complicata perché la piccola ha sviluppato una malattia epatica colestatica che ha determinato l'abnorme ingrossamento del fegato, con effetto compressivo sul torace, e una una
progressiva insufficienza epatica. Si è, quindi, reso necessario un trapianto, ma l'attesa dell'organo adatto si è protratta per mesi, durante i quali la bimba ha anche superato un'infezione da Covid.

L'operazione è stata eseguita presso l'ospedale Molinette, a cura dei medici nel Centro trapianti di fegato. Le successive cure intensive post-trapianto sono state assicurate dall'équipe di Anestesia e Rianimazione 2 delle Molinette e "hanno permesso all'organismo della bimba - spiegano alla Città della Salute - di recuperare progressivamente, dopo tutte le difficoltà già superate".

Una vicenda sanitaria davvero complessa che però è stata superata con successo grazie a un grande lavoro sanitario interdisciplinare. Che ha regalato alla famiglia della piccina una Pasqua di speranza.

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