lunedì 6 settembre 2010
Angelo Vassallo, primo cittadino di Pollica (Salerno) è stato ucciso ieri notte attorno all'una da alcuni sicari. A dare l'allarme è stata la moglie della vittima. ll magistrato: «Ci sono molte piste da seguire e per il momento non abbiamo un orientamento preciso».
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Un uomo coraggioso. Così il vice-sindaco di Pollica ricorda Angelo Vassallo, sindaco del piccolo centro del salernitano ucciso la notte scorsa. «Quanto accaduto non ha precedenti nella storia del nostro paese - spiega Stefano Pisani - Siamo sconvolti, perchè con la morte del nostro sindaco è morto un pezzo di Pollica».Angelo Vassallo era un uomo forte, «che sapeva dire no - prosegue Pisani -. Nei suoi quindici anni da sindaco, ha trasformato una piccola comunità di pescatori in uno dei luoghi più rinomati dal punto di vista turistico. È stato un modello, ammirato e spesso imitato, non solo nel Cilento. Lascia unaeredità enorme, ma difficilmente proseguibile: il nostro sindaco era unico».Il vice sindaco si è quindi soffermato sull' omicidio. «Non ho idea di chi possa essere stato e perchè. Uomini come Vassallo non la mandano a dire. Nella sua carriera di sindaco ha detto tante volte di no, senza paura».«Negli ultimi mesi era preoccupato. Si era incupito, non era più lo stesso, come se qualcosa lo tormentasse». È la testimonianza su Angelo Vassallo di Carla Ripoli, ex vicesindaco e ora assessore. «Negli ultimi giorni aveva preso l'abitudine di uscire in barca col suo gozzo. Voleva rilassarsi, così mi aveva detto, come ai tempi in cui andava a pescare tutti i giorni. Qualche giorno fa mi aveva confidato che alla fine di questo mandato avrebbe chiuso con la politica perchè voleva tornare a condurre una vita normale».LA DINAMICA DELL'OMICIDIOHanno sparato nove colpi di pistola i sicari che ieri notte, intorno all'una, hanno ucciso Angelo Vassallo, sindaco di Pollica (Salerno). L'uomo, probabilmente stava rientrando a casa, quando è stato aperto il fuoco contro di lui. «Negli ultimi tempi era preoccupato e mi teneva costantemente informato sugli sviluppi di alcune vicende. Era un uomo che si batteva contro l'illegalità ed era sempre in prima linea. Quando accadeva qualcosa di particolare sul suo territorio, me lo segnalava». Il procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, che coordina le indagini sull'omicidio di Vassallo, aveva una conoscenza diretta della vittima dell'agguato. «Ci sono molte piste da seguire - dice il magistrato - e per il momento non abbiamo un orientamento preciso sul possibile movente. Non sappiamo ancora neppure se abbia agito una o più persone. Si può pensare di tutto».Secondo i primi rilievi delle indagini, Vassallo è stato colpito con almeno nove colpi di pistola sparati dal finestrino verso di lui. La pista seguita dagli inquirenti in questo momento privilegia la vita amministrativa dell'ucciso, anche se non trascura altri possibili moventi.Il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso nella notte in un agguato, era stato denunciato. Le denunce nei suoi confronti - secondo quanto si apprende - per estorsione, concussione e reati contro l'amministrazione della giustizia, sono ora al vaglio degli investigatori e degli inquirenti per verificare se vi possa essere un collegamento tra queste e l'agguato della scorsa notte.IL SINDACO-PESCATOREAngelo Vassallo sposato e padre di due figli, in passato è stato anche Consigliere provinciale di Salerno. Nel Cilento era conosciuto come il "sindaco-pescatore" per la sua attività principale. Vassallo da sempre aveva improntato la sua azione politica a difesa dell'ambiente. Era iscritto al Partito democratico anche se negli ultimi tempi aveva assunto una posizione abbastanza critica nei confronti della sinistra.  Proprio il mese scorso aveva rilasciato una intervista esprimendo apprezzamento per il decisionismo della Lega, lamentando troppa lentezza nella risoluzione dei problemi del Mezzogiorno.Vassallo è stato più volte sindaco di Pollica nel cui territorio ricade la spiaggia di Acciaroli, rinomata per le sue acque limpide (è segnalata con cinque vele nella Guida Blu di Legambiente) e polo di attrazione di migliaia di turisti italiani e stranieri.«Abbiamo insieme fatto una vita in mare. Glielo dicevo sempre di lasciare tutto, ma la passione per la politica l'ha portato a questo punto». È Claudio Vassallo, uno dei quattro fratelli di Angelo, il sindaco di Pollica ucciso la notte scorsa, a parlare. «Angelo non aveva paura di nulla - dice trattenendo le lacrime - qualcuno mi ha detto che aveva ricevuto minacce. Questo non lo posso dire, sarà la magistratura ad accertarlo. Però credo che qualche problema possa averlo avuto».Vassallo, iscritto al Pd, aveva firmato, nei suoi  mandati da sindaco, varie ordinanze singolari, quali quella nel 2009 che istituiva multe da 500 a 1000 euro per chi gettasse in strada mozziconi di sigarette, quella con cui nello stesso anno aveva stabilito la revoca di eventuali concessioni comunali per chi non fosse in regola con tasse e tributi. Circa due settimane fa, poi, aveva proposto di riservare una spiaggia ai cani, con servizio navetta. Il sindaco non si sottraeva a nessuna battaglia. Nel novembre 2009, infatti, quando la capitaneria di porto di Salerno interdì al traffico marino il porto di Acciaroli dopo una mareggiata, Vassallo scrisse al ministro dei Trasporti. «L'area portuale è in perfetta sicurezza - disse alla stampa locale - ci sono solo tre cassette della luce danneggiate che ripristineremo immediatamente. Bastava che la Capitaneria avvisasse il Comune e i tecnici avrebbero provveduto». Proprio sui lavori nel porto, a suo giudizio «fatti male» da una ditta napoletana, l'amministrazione di Vassallo aveva aperto un contenzioso.LE REAZIONI«Profondo sgomento e cordoglio» per l'uccisione del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo è stato espresso da Sergio Chiamparino, presidente della Associazione dei Comuni italiani (Anci). «L'auspicio - aggiunge Chiamparino - è che venga fatta chiarezza, il prima possibile, sulle circostanze che hanno portato ad una così barbara uccisione e che i responsabili della morte di un amministratore come Vassallo, che sempre si è battuto in difesa della legalità, vengano presto assicurati alla giustizia». Per testimoniare la vicinanza e la solidarietà di tutti i sindaci italiani alla famiglia di Vassallo, all'amministrazione di Pollica e ai suoi cittadini, il presidente dell'ANCI ha anche annunciato che sarà presente ai funerali.
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