martedì 26 febbraio 2019
Il folle post di un infettivologo in pensione su Facebook: cerco un bambino con gli orecchioni. La ministra della Salute Grillo: «Subito verifiche». Ma l’antivaccinismo cresce
Bufera sull’infettivologo in pensione Fabio Franchi, che poi fa dietrofront: «Sospendo tutto. Poi spiegherò». Appena qualche giorno fa la vicenda del bimbo escluso da scuola per colpa dei non vaccinati. Nella foto di archivio una manifestazione dei no vax a Milano (Fotogramma)

Bufera sull’infettivologo in pensione Fabio Franchi, che poi fa dietrofront: «Sospendo tutto. Poi spiegherò». Appena qualche giorno fa la vicenda del bimbo escluso da scuola per colpa dei non vaccinati. Nella foto di archivio una manifestazione dei no vax a Milano (Fotogramma)

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Fa specie, per la seconda volta in meno di una settimana, sentir parlare di “esperimenti” sui bambini. Dopo quello “sociale” del maestro di Foligno, tocca a quello “medico” di un infettivologo di nome Fabio Franchi, diventato improvvisamente famoso ieri per via di un post su Facebook: «Sto cercando un bambino/ a – rigorosamente volontario/a – che abbia la parotite in atto (in gergo comune gli orecchioni, ndr) e sia residente nelle Marche o zone limitrofe. Si tratta di esperimento che rispetta la convenzione di Oviedo e non infrange le regole del Codice di Norimberga ». Postilla: «Non posso spiegare più di tanto per ora. Invito al “passaparola”. Non ho intenzione di fargli alcuna iniezione». È bastata poco più di mezz’ora perché qualcuno si accorgesse, nel marasma delle esternazioni da social, che qualcosa non andava. E sempre attraverso i social – in particolare i tweet dei medici pro vax, tra cui il solito Roberto Burioni – la notizia è giunta all’orecchio delle autorità, subito mobilitate. In testa la ministra della Salute, Giulia Grillo: «Voglio rassicurare tutti i genitori e i cittadini che in questo Paese non è assolutamente consentito effettuare ricerche o esperimenti scientifici al di fuori delle regole stabilite dalle leggi. Pertanto ho già dato mandato ai miei uffici per le verifiche del caso». «Sono esterrefatta – ha aggiunto Grillo –. Nessuno in Italia può pensare di fare lo stregone, giocando con le vite dei pazienti e speculando sulle paure o i dubbi dei cittadini ».

Poco dopo, la scoperta che Franchi medico non lo è più da anni: in pensione dal 2011, non è più iscritto all’Ordine (e quindi non è nemmeno sanzionabile). Eppure, in tema di vaccini, le “stregonerie” non cessano di incassare consensi. E non solo online, dove il movimento no vax – medici, sedicenti esperti, famiglie – conta su decine di siti e gruppi, con migliaia di iscritti. Prova ne sia la denuncia affidata ai media appena qualche giorno fa da una coppia di Roma, il cui bimbo scampato alla leucemia non può rientrare a scuola – una elementare del quartiere San Giovanni – perché alcuni suoi compagni di classe non sono vaccinati. S’è scoperto che in quella struttura sarebbero addirittura il 30% degli studenti a non essere in regola con le profilassi. Niente di diverso da quel che accade in molte altre parti d’Italia: se gli effetti della legge Lorenzin, che ha ripristinato l’obbligo dei vaccini ormai da due anni, si vedono infatti con più evidenza nei nidi e negli asili (dove i bimbi non vaccinati sono impossibilitati alla frequenza), lo stesso non accade nella popolazione studentesca dai 6 anni in su.

Tanto che proprio la “meta” della scuola dell’obbligo spesso viene indicata dai no vax come traguardo da raggiungere – rimandando gli appuntamento con le Asl per le profilassi – per evitare di incorrere nell’esclusione prevista dalla scuola dell’infanzia. Sempre nelle ultime settimane, ha fatto molto discutere che una delegazione dell’associazione Corvelva, il Coordinamento regionale veneto per la libertà delle vaccinazioni, sia stata ricevuta proprio al ministero della Salute dal sottosegretario Armando Bartolazzi. Un incontro reso possibile da un gruppo di consiglieri comunali trentini del Movimento 5 Stelle e incentrato su uno dei cavalli di battaglia di chi osteggia i vaccini: la non conformità di questi prodotti farmaceutici e la verifica – dubbia secondo i no vax – da parte degli enti controllori. Per suffragare la tesi il Corvelva aveva ricevuto, lo scorso ottobre, un finanziamento dell’Ordine dei biologi. Poi ritirato, fra accese polemiche nel mondo scientifico. Facile così, però, all’“incrocio” tra via libera istituzionali e non, moltiplicare la confusione e alimentare il passaparola di cui si nutre la “stregoneria”. Quella del “dottor” Franchi per ora deve fermarsi: «Viene sospesa la ricerca del bimbo parotitico poiché sono state sospettate chissà quali nefandezze da parte mia. La riprenderò tra poco spero, non appena potrò spiegare nel dettaglio di cosa si tratta» ha scritto in serata.

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