giovedì 12 febbraio 2015
È accaduto a Catania: la piccola, nata la notte prima in una clinica privata, aveva accusato difficoltà respiratorie. Ispettori dal ministero della Salute. Due procure aprono inchiesta. Mattarella telefona al governatore Crocetta.
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Una neonata è morta durante il trasferimento in ambulanza da Catania a Ragusa. Nel capoluogo etneo, infatti, non c'era nessun posto disponibile di rianimazione pediatrica. Sul caso indaga la polizia di Stato di Ragusa. La piccola era nata la scorsa notte in un clinica privata catanese e dopo il parto regolare, la piccola aveva accusato difficoltà respiratorie. I medici avrebbero invano cercato un reparto ospedaliero specializzato dove trasferirla, ma nessuno l'ha potuta ricevere. È stato quindi chiesto l'intervento del 118, che ha reperito un posto nell'ospedale di Ragusa ma la neonata è deceduta durante il trasporto. Il presidente Mattarella: incredulità In una telefonata al governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha espresso "incredulità" per la morte della neonata nell'ambulanza che la stava trasferendo a Ragusa perché a Catania non c'era un posto letto disponibile. Il ministero della Salute invia gli ispettori "Abbiamo immediatamente inviato gli ispettori in Sicilia per fare luce sulla morte della neonata a Catania. Abbiamo chiesto una relazione dettagliata e in tempi brevi". Lo h adichiarato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, esprimendo "profondo sdegno per la morte della neonata, una vicenda che lascia sgomenti". Il ministro ha poi sottolineato che quello di oggi non è il primo caso del genere. "Nei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, Lea, abbiamo inserito la parte prenatale come assistenza al parto. Per noi la rete di neonatologia è una priorità. "Riferirò in aula - ha concluso il ministro - del risultato delle ispezioni, che ci saranno in tempi brevi, come in tempi brevi verificherò i Lea in Sicilia a la rete neonatale".La Procura di Ragusa ha aperto un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità mediche e sulla disponibilità di strutture cliniche non adeguate a Catania o nelle province più vicine. Anche la procura di Catania, dopo la denuncia di familiari della piccola deceduta ai carabinieri, ha aperto un'altra inchiesta, per gli atti d'urgenza, isponendo il sequestro della cartella clinica nella casa di cura. La Regione annuncia inchiesta interna. "È inammissibile e semplicemente vergognoso. Faremo luce su quanto è accaduto. Ve lo posso assicurare". Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità della Sicilia, Lucia Borsellino, commentando quanto accaduto. L'assessore Borsellino ha annunciato di avere avviato un'ispezione e annuncia di "avere convocato per domani mattina alle 10.30 tutti i direttori sanitari e generali degli ospedale coinvolti e il responsabile del 118. Voglio capire quello che è accaduto". È arrabbiata l'assessore Borsellino e non lo nasconde. La bimba è venuta alla luce la scorsa notte in un clinica privata di Catania, ma dopo il parto, regolare, ha accusato difficoltà respiratorie. I medici, secondo quanto denunciano i parenti, avrebbero tentato di trovare un reparto ospedaliero specializzato dove trasferirla, ma nessuno ha potuto ricevere la neonata. Sembra che in nessuno dei tre ospedali catanesi, con la Terapia intensiva pediatrica, Garibaldi, il Santo Bambino e il Cannizzaro, ci fosse un posto disponibile. L'unico posto era a Ragusa dove la piccola non è mai arrivata.
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