mercoledì 10 aprile 2013
​Il legale: «Soluzione ragionevole». La compagnia aveva chiesto di patteggiare  per l'illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione della normativa anti-infortunistica.
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«È la soluzione più ragionevole rispetto a quello che è accaduto. È una soluzione equilibrata". È il commento dell'avvocato Marco De Luca difensore di Costa spa, alla decisione del gip di Grosseto di stabilire la sanzione di un milione di euro per la compagnia dopo averla ammessa al patteggiamento. "La sentenza di patteggiamento - ha detto De Luca - recepisce l'applicazione di una sanzione amministrativa, in linea con l'indirizzo già emerso dopo il consenso avuto dalla procura". "Il gip di Grosseto ha emesso una sentenza di patteggiamento accogliendo l'applicazione di una pena come da noi richiesto e con il consenso della Procura", ha anche detto l'avvocato di Costa spa, De Luca, uscendo dall'aula di udienza. "Con la procura c'è sempre stata grande collaborazione reciproca - ha aggiunto - sia da parte nostra, sia da parte loro nel valutare" la richiesta di patteggiamento.La procura di Grosseto, ha sottolineato l'avvocato De Luca, ha deciso di indagare la compagnia di navigazione "verso la fine delle indagini". Così, "tra dicembre e gennaio scorsi noi abbiamo maturato la richiesta di patteggiare e ne abbiamo discusso con la procura che poi ha dato il suo consenso". De Luca ha concluso ricordando anche che "fin dall'inizio Costa Crociere ha dato la massima disponibilità a collaborarecon le autorità". Lo scorso 25 febbraio la procura grossetana ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco Schettino, comandante della Concordia e per altre cinque persone coinvolte nel disastro. Costa aveva invece chiesto di patteggiare un milione per l'illecito amministrativo dipendente dai reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime, aggravati dalla violazione della normativa anti-infortunistica, richiesta che oggi è stata accolta.​
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