giovedì 18 aprile 2013
Si tratta dei nastri in cui sono registrate le conversazioni che si sono svolte tra l'ex presidente della Repubblica e l'ex ministro Nicola Mancino. Respinto il ricorso presentato da Massimo Ciancimino che chiedeva di ascoltarli.
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​Vanno distrutte subito le intercettazioni delle conversazioni che si sono svolte fra il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e l'ex ministro dell'Interno Nicola Mancino, disposte nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta trattativa Stato-mafia. Questo il parere della Procura Generale della Cassazione che, con una requisitoria scritta, chiede ai giudici della sesta sezione penale di dichiarare inammissibile il ricorso presentato da Massimo Ciancimino contro l'ordinanza con cui il gip di Palermo, l'8 febbraio scorso, gli aveva negato il permesso di ascoltare quelle intercettazioni, disponendone la distruzione, come stabilito, nel dicembre scorso, dalla Corte Costituzionale, che accolse il ricorso del Quirinale contro la Procura di Palermo.
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