giovedì 31 ottobre 2013
In una lettera indirizzata al presidente della Corte d'Assise di Palermo, il capo dello Stato si dichiara pronto a testimoniare sulla presunta trattativa come chiesto dalla Procura. Al tempo stesso esprime alla Corte «i limiti delle sue reali conoscenze».
COMMENTA E CONDIVIDI
"Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha indirizzato una lettera al Presidente della Corte d'Assise di Palermo con la quale ha sottolineato che sarebbe ben lieto di dare, ove ne fosse in grado, un utile contributo all'accertamento della verità processuale, indipendentemente dalle riserve sulla costituzionalità dell'art.205, comma 1, del codice di procedura penale espresse dai suoipredecessori". È quanto riferisce una nota diffusa dal Colle."Il Presidente - si precisa - ha nello stesso tempo esposto alla Corte i limiti delle sue reali conoscenze in relazione al capitolo di prova testimoniale ammesso".Era stata la Procura a chiedere la testimonianza di Napolitano nell'ambito del processo in corso sulle presunte trattative tra lo Stato e la mafia.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: