mercoledì 2 giugno 2010
Il presidente della Repubblica in occasione della festa del 2 giugno: «Abbiamo vissuto anni non sempre facili anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia».
- Fini ad Herat accanto ai militari italiani
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«In un mondo sempre più interdipendente non potrà esservi vera sicurezza se permarranno focolai di minaccia; non potrà esservi vero benessere se anche soltanto una parte dell'umanità sarà costretta a vivere nell'indigenza. Dobbiamo lavorare insieme per la sicurezza e il benessere comune: insieme in Italia, insieme in Europa». È quanto si legge nel messaggio inviato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al capo di Stato maggiore della Difesa, generale Vincenzo Camporini, in occasione della festa del 2 giugno.«Abbiamo vissuto anni non sempre facili  anni di duro lavoro resi però fecondi dalla forza propulsiva dei valori della nostra Carta Costituzionale: democrazia, libertà, eguaglianza, giustizia. Su quei valorifondanti abbiamo costruito l'Italia di oggi, soggetto protagonista della comunità internazionale e di un'Europa che è  chiamata a rafforzare la sua unità». È quanto afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa Vincenzo Camporini in occasione del 2 giugno. «Le difficoltà del periodo che stiamo vivendo, i rischi che oggi corrono la nostra sicurezza e il nostro benessere - aggiunge Napolitano - vanno affrontati con la consapevolezza dei risultati raggiunti».«I riconoscimenti che pervengono ai nostri militari dai colleghi sul campo, dalle popolazioni che essi assistono e dalle Nazioni amiche sono la prova più eloquente della qualità del loro impegno e della credibilità che si sono conquistati nelle missioni di pace e di sicurezza al servizio della comunità internazionale. Le Forze Armate hanno ora di fronte una nuova sfida, quella di costruire una difesa europea realmente integrata. Il mio auspicio è che questo grande passo sia compiuto rapidamente e con successo e che costituisca avanguardia di un'Europa politica finalmente unita».
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