mercoledì 28 marzo 2012
​Uno stile di guida intelligente taglia i consumi del 30%. Ecco come difendersi dall'aumento devastante del prezzo dei carburanti.
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Verde a 1,872 euro al li­tro, gasolio a 1,778. Im­precare tra sè davanti al distributore può essere uno sfogo, ma non risolve il pro­blema. Esistono altri modi in­vece per limitare i danni del salasso e continuare a guida­re l’automobile risparmian­do un po’ di denaro. La tec­nologia moderna infatti è sol­tanto uno dei due elementi che favoriscono la guida eco­sostenibile. Alla base di tutto c’è lo stile di guida di ognuno di noi. Con alcune semplici accortezze si può arrivare a ri­sparmiare fino al 30% del car­burante, ovvero annulare gli aumenti che si sono avuti su benzina e gasolio negli ultimi due anni. Ecco un decalogo di consigli, realizzato con la collaborazione tecnica di Volkswagen, le indicazioni contenute nel programma di ecocompatibilità ( Think Blue) avviato da tempo dal marchio tedesco e utilizzan­do i dati relativi ai consumi di carburante forniti dal New European Driving Cycle (NEDC) nel ciclo urbano, ex­traurbano e combinato. 1 FRENO "LEGGERO” SU PIEDE E ACCELERATORE Continui cambi di corsia, fre­nate ed accelerate: la guida aggressiva è estremamente snervante ed aumenta il con­sumo di carburante. In me­dia, uno ogni sette litri di car­burante viene consumato per situazioni di fermata/ri­partenza nel traffico. È buo­na norma dunque adeguar­si al flusso del traffico, ridu­cendo al minimo l’uso dei freni e accelerando dolce­mente. In più mantenere sempre un’adeguata distan­za dal veicolo che precede fa­vorisce una guida più fluida e meno dispendiosa. I bene­fici di una guida a velocità co­stante sono più evidenti in autostrada. Se si viaggia per mezz’ora a 100Km/h e per u­na successiva mezz’ora a 160Km/h, si consumano 0,4 litri di carburante in più che se si viaggiasse per un’ora in­tera a 130Km/h.2 PREFERIRE LA MARCIA PIÙ ALTA POSSIBILE La guida a bassi regimi dan­neggia il motore? Un mito da sfatare. La regola generale di utilizzo è questa: inserire la terza a 30 Km/h, la quarta a 40 Km/h e la quinta a 50 Km/h. Per chi guida una vet­tura con cambio manuale, al­l’avvio del motore è buona norma inserire la seconda marcia non appena il veico­lo si è mosso per un tratto pa­ri alla sua lunghezza. Succes­sivamente passando alle marce superiori non è sba­gliato “saltare” una marcia se la situazione del traffico lo consente. Il consiglio è inse­rire sempre quella più alta possibile: l’effetto positivo è immediatamente percepibi­le. Procedere a 50 km/h in quinta non manda certo in sofferenza i motori prodotti attualmente e contribuisce a ridurre in modo significativo anche l’inquinamento acu­stico, oltre al consumo di car­burante. Per chi guida vettu­re con cambio automatico, il consiglio è di evitare l’effetto “kickdown” e togliere breve­mente il piede dall’accelera­tore quando si intuisce che si sta per inserire la marcia su­periore. Molte trasmissioni automatiche lo fanno auto­nomamente, riducendo i consumi fino al 20% rispetto ad un cambio automatico convenzionale. 3 USARE IL FRENO MOTORESollevare del tutto il piede dall’accelleratore con la mar­cia inserita taglia completa­mente l’alimentazione del carburante al motore (cut­off ). Questo significa che non si sta consumando nemme­no una singola goccia di car­burante. Far avanzare la vet­tura per inerzia con la marcia inserita consente di benefi­ciare anche dell’azione fre­nante del motore, ed è con­sigliabile su una pendenza in discesa oppure quando ci si avvicina ad un semaforo ros­so. Differente è rallentare con la frizione premuta mentre il motore continua a girare al minimo: in questo caso l’au­to continua a consumare car­burante, anche se in piccole quantità. 4 LIMITARE GLI SPRECHI DI ENERGIA
Gli equipaggiamenti rendo­no la guida più confortevo­le ma anche più costosa se non utilizzati con modera­zione dato che l’energia che utilizzano viene erogata dal­la batteria ed il consumo di quest’ultima viene ripristi­nato dal motore tramite l’al­ternatore. Accendere il cli­matizzatore anche a bassi regimi ad esempio significa bruciare fino a 2 litri di car­burante ogni 100 km. Un consiglio per ridurli (oltre naturalmente ad areare l’a­bitacolo prima di salire te­nendo aperte le porte della vettura e i finestrini per far uscire il calore) è quello di u­tlizzare il condizionatore in modalità “ricircolo” (per raf­freddare solo l’aria dell’abi­tacolo e non quella prove­niente dall’esterno). Anche il lunotto termico consuma carburante (0,30 litri x 100 km), perciò è meglio disin­serirlo appena il vetro è sbri­nato.
5  PNEUMATICI ALLA GIUSTA PRESSIONE
Si può risparmiare carbu­rante già prima di partire, semplicemente controllan­do la pressione dei pneu­matici (meglio una volta al mese, a gomme fredde). La resistenza al rotolamento può influire fino al 15% sul consumo totale. Se gli pneumatici sono stati gon­fiati alla pressione consi­gliata per il pieno carico, la resistenza al rotolamento sarà minore e di conse­guenza lo sarà anche il con­sumo. Meglio dunque do­tarsi di gomme con la resi­stenza al rotolamento mi­nima possibile: faranno ri­sparmiare un ulteriore 3% di carburante e sono più si­lenziose.
6 UNIFICARE I VIAGGI BREVI
Il motore non è piena­mente efficiente finché non raggiunge la tempera­tura operativa di funziona­mento, consentendo ai lu­brificanti e ai liquidi di la­vorare in modo ottimale e mantenere gli attriti del motore al minimo. Questo significa che tragitti molto corti con partenza da fred­do causano un relativa­mente alto consumo di carburante, molto sopra il valore ottenuto dal test NEDC. Quindi il modo mi­gliore per risparmiare car­burante è unificare più viaggi brevi in un unico viaggio più lungo. Quan­do la temperatura esterna è bassa, il consumo dei primi 4 chilometri può an­che arrivare a 30 litri x 100 km. Sfatiamo però un al­tro mito: lasciare il moto­re in funzione per riscal­darlo prima di partire non riduce i consumi, anzi li aumenta. Ed è anche inu­tile tecnicamente.
7 SCEGLIERE L’OLIO GIUSTO
Quando il motore viene ben lubrificato produce minori emissioni. Questo è molto importante nei ca­si di avviamento a freddo o quando si percorrono brevi tragitti. Un buon o­lio motore deve pertanto fare una cosa in particola­re: circolare rapidamente. Gli oli a bassa viscosità so­no la giusta soluzione e so­no in grado di ridurre il consumo di carburante fi­no al 5% rispetto agli oli convenzionali. Questo si­gnifica che il loro prezzo di acquisto, leggermente più alto, viene rapidamente ammortizzato.
8  RIDURRE LA RESISTENZA AERODINAMICA
Una buona linea aerodina­mica è fondamentale per ridurre i consumi, in parti­colare a velocità elevate. Grandi nemici dell’aerodi­namica sono gli accessori posti sul tetto quali porta­biciclette e box portacari­co. Un paio di sci con rela­tivo portasci montato sul tetto incrementa la resi­stenza aerodimanica del 33,3% con questi effetti: aumento del consumo di carburante di 0,8 litri x 100Km a 100 km/h (2 litri x 100 km a 160 km/h). Sem­bra incredibile ma anche solo aprendo i finestrini la­terali si crea una fonte di turbolenza che riduce l’ef­ficienza aerodinamica di oltre il 7%. Questo può in­crementare di altri 0,3 litri x 100 km il consumo di car­burante viaggiando a 130 all’ora.
9  VIAGGIARE SENZA PESI INUTILI.
Ogni chilogrammo in più sulla vettura costa carbu­rante. Per essere precisi è stato calcolato che per o­gni 30 kg in meno a bordo c’è un risparmio effettivo del 1,5%. Quindi è bene controllare periodica­mente il contenuto del ba­gagliaio della propria au­to.
10 SPEGNERE IL MOTORE DURANTE LE SOSTE
Spegnere e riaccendere il motore al semaforo o in caso di sosta in colonna ha senso in termini di rispar­mio solo se l’attesa è mag­giore di 20 secondi. Se l’auto ha un sistema di stop/start, il motore viene automaticamente spento e riacceso consentendo un ulteriore riduzione dei consumi. Questo perché ogni 3 minuti in cui l’auto rimane ferma col motore al minimo, consuma lo stessa quantità di carbu­rante impiegata per per­correre un chilometro al­la velocità di 50 all’ora.
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