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La missione, portata avanti in collaborazione con la
Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa,
è stata potenziata, rispetto ai primi accordi di giugno, per
salvare più vite umane possibili sulla rotta migratoria più
pericolosa del mondo.
«Abbiamo portato il nostro emblema anche in mare - ha spiegato
il presidente della Croce Rossa Italiana Francesco Rocca -
affinché le persone si sentano protette durante tutto il viaggio
intrapreso per cercare un posto sicuro. Glielo offriamo a bordo,
sul molo e nei centri di accoglienza che gestiamo in tutta
Italia. Il nostro unico imperativo è l'essere umano, ma sappiamo
benissimo che questa operazione nel Mediterraneo non è la
soluzione. Continuiamo dunque a esortare i leader mondiali a
creare canali sicuri e legali per dare sicurezza e dignità a chi
fugge».
Stando ai dati dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) sono 3.176 le persone morte dall'inizio dell'anno nel
Mediterraneo. Italia e Grecia si confermano le destinazioni principali,
come snodo per il Nord Europa. Degli oltre 263mila profughi sbarcati in questi primi sette mesi, 100mila sono
approdati nel nostro Paese (24mila soltanto a luglio, soprattutto nigeriani ed eritrei) e 160mila in Grecia, in gran
parte siriani, afghani ed iracheni.