mercoledì 20 giugno 2018
Il racconto terribile del naufragio avvenuto al largo della Libia settimana scorsa ai volontari di Intersos, forse 70 i dispersi. Recuperati altri 6 corpi dalla Guardia costiera di Tripoli
L'immagine di una barca carica di migranti che si rovescia al largo della Libia, ripresa dalla Marina militare italiana nel 2016 (Ansa)

L'immagine di una barca carica di migranti che si rovescia al largo della Libia, ripresa dalla Marina militare italiana nel 2016 (Ansa)

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Ci sono anche una donna incinta e una giovane mamma con la sua neonata tra le decine di vittime del naufragio del gommone avvenuto la settimana scorsa al largo della Libia i cui superstiti sono stati recuperati da Nave Trenton della Marina Militare Usa. Lo ha rivelato Lucilla Garufi di InterSos, che viaggia a bordo di Nave Diciotti della Guardia costiera italiana, sbarcata ieri a Pozzallo con 509 migranti, nell'ambito del progetto Unicef della ong italiana.

«Durante un trasbordo su nave Diciotti - racconta Lucilla Garufi di Intersos - abbiamo preso i superstiti del naufragio. Ovviamente li abbiamo trovati in una condizione molto vulnerabile. Soprattutto le ragazze. C'erano delle nigeriane che hanno raccontato di avere perso amici e familiari durante la tragedia, e, soprattutto, li hanno visti affondare e annegare sotto i loro occhi». Tra i dispersi, conferma, una donna incinta e una mamma con la figlia neonata. Tra i superstiti non ci sono bambini.

Arriva invece dal team di Medu (Medici per i diritti umani), coinvolto tra i volontari che danno assistenza ai migranti sbarcati dalla nave Diciotti a Pozzallo, un'altra testimonianza, quella di due gemelle 19enni, che hanno raccontato come a bordo del gommone naufragato ci fossero 117 persone: «Circa 70 persone sono morte - riferiscono gli operatori -, fra le quali la loro terza sorella. Questi stessi numeri sono stati confermati anche da altre persone. Sicuramente - affermano ancora gli operatori - si può dire che i numerosi giorni trascorsi in mare abbiano esasperato le condizioni di disagio fisico e psichico dei migranti, mentre si è riscontrata una sintomatologia post-traumatica in gran parte dei superstiti, spesso in stato di choc. Dai racconti emerge la possibile presenza di un neonato e della madre tra i dispersi in mare».

La notizia della presenza della donna col suo bambino, dunque, sarebbe confermata anche da questa fonte.

Intanto i corpi di altri 6 migranti sono stati recuperati sulle coste libiche all'altezza di Gianzur, una ventina di chilometri a ovest di Tripoli. Lo ha segnalato con un messaggio il portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem, lasciando intendere che si tratta di un nuovo naufragio rispetto a quelli segnalati negli ultimi giorni. «Cinque migranti sono stati salvati e trasferiti all'ospedale di Janzur. Sei corpi sono stati recuperati», ha scritto il portavoce.

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