sabato 17 febbraio 2018
Si tratta di tre uomini di Napoli, padre figlio e nipote. Si trovavano a Tecaltitlan, zona a rischio per la forte presenza della criminalità locale. Di loro nessuna traccia dal 31 gennaio
Una foto tratta dal profilo Facebook di 24h Morelia mostra la foto dei tre italiani scomparsi, Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, tutti originari di Napoli

Una foto tratta dal profilo Facebook di 24h Morelia mostra la foto dei tre italiani scomparsi, Raffaele Russo, suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, tutti originari di Napoli

COMMENTA E CONDIVIDI

La Procura di Roma sta indagando sulla scomparsa in Messico di tre italiani di cui si sono perse le tracce il 31 gennaio scorso. Il procedimento, affidato al pm Sergio Colaiocco, al momento è senza ipotesi di reato. Sulla scomparsa di Raffaele Russo, di suo figlio Antonio e del nipote Vincenzo Cimmino si è già attivata la Farnesina. I tre si trovavano a Tecaltitlan, zona a rischio per la forte presenza della criminalità locale.

«Nessuna istituzione ci ha ancora contattati, purtroppo. Speriamo di ricevere presto una telefonata dalla Farnesina o dalla prefettura». Gino Bergamè, portavoce della famiglia dei tre, lancia un appello affinché le autorità si mobilitino nelle ricerche del sessantenne Raffaele Russo, di suo figlio Antonio e suo nipote Vincenzo Cimmino, rispettivamente di 25 e 29 anni.

In Messico, per seguire gli sviluppi, si trova attualmente il figlio maggiore di Russo, Francesco, con il quale Bergamé è in costante contatto da Napoli. Lo stesso Bergamé sta alimentando il tam tam sui social affinché il caso dei tre scomparsi abbia la massima rilevanza mediatica in Italia. «Visto il numero di giorni trascorso finora nel silenzio, è comprensibile l'angoscia della famiglia e degli amici», sottolinea Bergamé, titolare di un bar-pasticceria nel capoluogo campano.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: