lunedì 19 aprile 2010
I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano hanno trasmesso alla Consulta gli atti del processo per i diritti televisivi di Mediaset. Il processo è sospeso per tutti gli imputati. Secondo i giudici a norma sul legittimo impedimento doveva essere varata con legge costituzionale.
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I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Milano hanno trasmesso alla Consulta gli atti del processo per i diritti televisivi di Mediaset. Il processo è sospeso per tutti gli imputati. La norma sul legittimo impedimento doveva essere varata con legge costituzionale. Per questo, igiudici della Prima Sezione Penale del Tribunale di Milano hanno sospeso il processo Mediaset, in cui Silvio Berlusconi è imputato per frode fiscale, e hanno inviato gli atti alla Corte Costituzionale, così come già accaduto nel processo Mills. In questo caso, i giudici hanno ravvisato una presunta violazione dell'Art.138 della Carta (legge di rango costituzionale), e non anche, come nel processo Mills, per l'Art.3 (uguaglianza di fronte alla legge). Il collegio, presieduto da Edoardo D'Avossa, ha quindi respinto la richiesta del pubblico ministero, Fabio De Pasquale, di proseguire col processo perchè, a suo avviso, la nuova norma non avrebbe introdotto cambiamenti sostanziali rispetto al passato. Rifacendosi alla bocciatura da parte della Consulta del Lodo Alfano, la corte ha disposto la sospensione del dibattimento per tutti gli imputati (anche per Agrama, che aveva chiesto lo stralcio per motivi di salute) sospendendo i termini della prescrizione.
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