sabato 5 dicembre 2015
Mattarella ai volontari perla el suo discorso per la Giornata internazionale del Volontariato: “Voi siete l’Italia migliore”
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​Un Paese impaurito, un Paese dove si costruiscono muri, un Paese dove si allentano i legami sociali è un Paese più debole". Al contrario, un Paese "unito" e "solidale" è un Paese "più forte" e "in grado di affrontare le sfide del nostro tempo". Come ad esempio i flussi migratori - "dovuti alle guerre e alle persecuzioni, alle privazioni nei Paesi del Medio Oriente e dell'Africa"- che "ci richiedono, senza rinunciare alla sicurezza, un di più di accoglienza e di disponibilità". Sergio Mattarella parla di fronte a una platea di volontari. L'occasione è l'odierna Giornata internazionale del Volontariato, la festa di oltre "6,5 milioni di italiani". Un milione i giovani, sottolinea la Fondazione Volontariato e Partecipazione. Con addosso le proprie divise, di volontario in Protezione civile o Croce Rossa, o vestiti in abiti civili, una rappresentanza "dell'Italia migliore" è stata accolta stamattina al Quirinale, alla presenza della presidente della Camera, Laura Boldrini, del ministro del lavoro Giuliano Poletti. Tra di loro c'è chi si occupa dei poveri, dei detenuti, ma anche della tutela dei beni culturali. E poi c'è Marta Bernardini, 27 anni, che si è trasferita a Lampedusa. "Qui si è alla frontiera - racconta - le persone che arrivano non sono solo immagini alla televisione, ma persone vere, che mettono in discussione la nostra umanità. Non possiamo continuare a contare i morti, vorremmo parlare di corridoi umanitari e del rispetto delle leggi che tutelano chi fugge dalla violenza"."I problemi che abbiamo di fronte - ha osservato Mattarella parlando ai volontari - sono gravi e numerosi e il vostro contributo è necessario". C'è la povertà da "debellare, perché non è degna di un paese civile"; ci sono i "flussi migratori" che "richiedono un di più di accoglienza e di disponibilità", "periferie urbane ed esistenziali da risanare", la tutela dell'ambiente. "Sono certo che non vi tirerete indietro": "in questo periodo in cui la paura aumenta, in cui cresce la tentazione di chiudersi nei propri steccati", "è necessario rafforzare la solidarietà e la coesione di cui voi tutti siete testimoni e portatori".   Ma soprattutto, ha sottolineato il Capo dello Stato, "non rinunciate a pensare in grande. Costruire una società più equa e solidale è possibile. È un obiettivo che si può raggiungere compiutamente con buona politica e buona amministrazione. Da parte delle istituzioni, del mondo politico occorre che venga ascoltata la vostra voce, che venga prestata attenzione ai vostri suggerimenti, in linea con la necessaria apertura alla società civile".   Quella dei volontari è infatti un'energia "osmotica e dialogante", "una grande risorsa per il nostro Paese", Perché - ha puntualizzato Mattarella - lo Stato da solo non basta". E allora ai "valori senza confini" del volontariato che sono "solidarietà, gratuità, generosità, impegno" si aggiunge "sacrificio". Subito il richiamo alla dottoressa volontaria in Kenya, Rita Fossaceca, rimasta uccisa. "Il suo sacrificio - ha detto Mattarella, chiedendo un minuto di silenzio - è l'ultimo di una lunga serie che ha riguardato volontari e cooperanti italiani nel mondo".
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