venerdì 2 giugno 2023
La prima volta da premier di Meloni ai Fori Imperiali: i sacrifici si fanno insieme. Sfilano in 5500. Il ricordo all'Emilia del ministro Crosetto. Polemico Conte: basta corsa alle armi
Il premier ai Fori Imperiali

Il premier ai Fori Imperiali - Ansa

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Una riflessione alta sul significato di una parola: Patria. «La Patria è questo: una dimensione di sacrifici che si compiono insieme, per chi l'ha fatto prima di noi e per noi che lo facciamo verso gli altri». Giorgia Meloni racconta il "suo" 2 giugno. Una festa di unità e l'unità si dimostra nella vita reale. Anche nelle difficoltà della vita reale. «... Solo insieme ne usciamo... Serve che ciascuno faccia la sua parte. Non c'è nessuno che da solo può risolvere i problemi. E capire che siamo tutti legati è l'elemento culturale che serve per capire che dobbiamo remare tutti verso la stessa direzione". C'è il sole. Le frecce tricolore volano sui Fori Imperiali. Ecco la Festa del 2 giugno. Le immagini si accavallano. C'è commozione sul volto del capo dello Stato che depone la corona d'alloro al Milite Ignoto. C'è emozione nella corsa sulla storica Lancia Flaminia verso via dei Fori Imperiali. E c'è l'entusiasmo di un Paese. Uomini e donne applaudono. Salutano. Giorgia Meloni parla fitto con il presidente del Senato Ignazio La Russa. Più in là c'è anche l'inquilino di Montecitorio Lorenzo Fontana. Sono passate le dieci. Trecento sindaci con la fascia tricolore aprono la parata. Il ministro della Difesa osserva in silenzio e torna a pensare all'Emilia Romagna devastata dall'alluvione. Pensieri e immagini: centri urbani allagati, lutti, fango, disperazione. «Ma anche immagini di solidarietà, di amore, di voglia di ricominciare, di soccorritori giunti da ogni angolo d'Italia, di giovani e meno giovani intenti a ripulire, di gente che si rimbocca le maniche per ritornare, con ostinazione e coraggio, alla normalità...». Guido Crosetto chiosa: «Ho visto la Repubblica nella sua dimensione più pura e più concreta: quella di comunità, di comunità solidale che affratella e unisce tutti i suoi cittadini. Ho visto la Repubblica ''di tutti'', ma soprattutto la Repubblica ''per tutti'': quella che rende l'Italia un autentico patrimonio di valori». Via dei Fori Imperiali è il set di un grande film. C'è rumore. C'è partecipazione. Sfilano in 5 mila e cinquecento. C'è il personale militare e quello civile. Ci sono bandiere, stendardi, fanfare militari. Ci sono i corazzieri a cavallo. E c'è voglia di pace. Meloni scandisce parole nette: «Niente che si chiami pace può essere scambiata per invasione. Non si puo' non considerare che c'e' un Paese aggredito e uno che ha aggredito e non si puo' non partire da questo presupposto». Passano i minuti. C'è tutto il governo. C'è tanta classe dirigente. Qualcuno chiama il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Lui ricorda: «'Sono sei milioni e mezzo gli italiani all'estero. Oggi, in tutte le ambasciate d'Italia si festeggia la festa del nostro Paese». Qualcuno rilegge una nota del ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: «A 77 anni dal referendum istituzionale con cui gli italiani hanno scelto la loro forma di governo siamo fieri e orgogliosi della nostra Patria. Siamo una democrazia moderna, che ha radici profonde ma che ha lo sguardo rivolto al futuro, cosi' da essere sempre piu' competitivi a livello internazionale. Amiamo, difendiamo e tuteliamo la nostra Repubblica, perche' la Repubblica e' l'Italia e l'Italia e' la Repubblica». Non mancano le reazioni politiche. Duro il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte: «La precarizzazione, le riforme che spaccano il Paese in 20 staterelli, la corsa alle armi, l'assenza di coraggio negli investimenti in sanita' e contro inquinamento e cambiamento climatico rischiano di mettere in discussione i pilastri del nostro ordinamento costituzionale. Noi questa Festa intendiamo celebrarla chiarendo che non siamo disponibili ad abbassare la guardia e per questo lavoreremo costantemente per difendere i principi intoccabili». Poi il capo di Forza Italia Silvio Berlusconi: «E' la festa di tutti gli italiani che hanno scelto la democrazia. Viva la Repubblica, viva la libertà, viva l'Italia»

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