venerdì 15 giugno 2018
Il capo dello Stato in un messaggio sottolinea che i luoghi di privazione della libertà non debbono peggiorare le condizioni di disagio ed esclusione sociale
Mattarella al Garante: attenzione e monitoraggio costante per maggiori diritti
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Interventi mirati e monitoraggio delle condizioni perché i luoghi di privazione della libertà non finiscano per peggiorare le condizioni di disagio ed esclusione sociale. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un messaggio al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, Mauro Palma, sottolinea infatti che «tutte le aree di privazione della libertà (i luoghi di custodia di polizia, i centri di trattenimento di migranti presenti irregolarmente nel territorio, le residenze per l'esecuzione di misure di sicurezza psichiatriche, i trattamenti sanitari obbligatori e le residenze per anziani e disabili) hanno meritato e meritano attenzione in ragione delle caratteristiche specifiche che le contraddistinguono, imponendo interventi mirati ed un monitoraggio costante dei fenomeni in evoluzione».
In occasione della giornata di presentazione della seconda relazione al Parlamento del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, il Capo dello Stato scrive a Palma ricordando che «l
a legge affida al vostro ufficio il compito di vigilanza sui luoghi ove le persone vivono una restrizione della propria libertà, affinché il loro stato non si risolva in un peggioramento delle condizioni di disagio ed esclusione sociale, con rischi accentuati per la convivenza: il consolidamento di migliori condizioni di permanenza è essenziale a questo fine». Il rapporto sull'attività del Garante nel 2017, continua Mattarella, evidenzia «il lavoro profuso, sin dalla sua istituzione, nel settore della detenzione penale, anzitutto attraverso la tutela dei diritti inalienabili delle persone in carcere e la costante attenzione alla giustizia minorile». In questo ambito si è registrata «una maggiore attenzione ai legami familiari e ai rapporti genitoriali, unitamente all'impegno volto ad attuare un regime detentivo improntato alle finalità che la nostra Costituzione assegna alla pena». Ovvero un luogo coeso, sicuro e rispettoso dei diritti delle persone.

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