giovedì 20 dicembre 2012
​Il giudice dell'Alta corte del Kerala ha disposto una licenza di due settimane per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone: potranno passare le festività natalizie a casa. Il ministro Terzi: «Grande sollievo». I militari dovranno rientrare in India il 10 gennaio 2013.
La festa e il giudizio di Andrea Lavazza
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Il giudice dell'Alta Corte del Kerala ha disposto una licenza di due settimane per i marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, a partire dal momento in cui lasceranno l'India. I due militari trattenuti in India da febbraio scorso potranno passare le festività natalizie in Italia. «Grande sollievo per la notizia» è stato espresso dal ministro degli Esteri, Giulio Terzi. «Abbiamo ricevuto da poco la notizia che la Corte del Kerala ha accettato la concessione di un permesso natalizio per avere i nostri marò a casa», ha commentato il ministro. Sottolineando che il permesso di rietrare a casa per Salvatore Girone e Massimiliano Latorre «da prova della sensibilità indiana per i valori più sentiti del popolo e la gente italiana nell'importante festività natalizia». L'Alta Corte del Kerala ha però deciso che per la licenza natalizia concessa ai due marò dovrà essere lasciata una garanzia bancaria di 60 milioni di rupie, ovvero 828 mila euro circa. Ne danno notizia l'emittente Ndtv e l'agenzia Pti, secondo cui ai due fucilieri è stato chiesto di rientrare in India entro il 10 gennaio del 2013. Massimiliano Latorre e Salvatorre Girone dovranno inoltre fornire al Commissariato della polizia di Kochi gli indirizzi delle loro abitazioni italiane, i loro numeri di cellulare e i dettagli dei movimenti che prevedono di effettuare una volta sbarcati sulla penisola.Le famiglie: «Riabbracciarli il più grande regalo»«È un momento di grande gioia, abbiamo il cuore in festa». Così Vania Ardito, moglie del fuciliere barese Salvatore Girone, commenta la decisione dell'Alta corte di Kerala di concedere al marito e al collega Massimiliano Latorre una licenza di due settimane per tornare a casa a Natale. La donna ha appreso telefonicamente della decisione del giudice dal marito.«Grazie alle istituzioni italiane e indiane - dice - potremo riabbracciarli a Natale. Il più grande regalo di Natale è arrivato per noi. Non ho pensato a nessuna cosa particolare da dirgli appena lo vedrò. La cosa più importante sarà quella di poterlo riabbracciare, assieme ai miei figli, in Italia perchè l'abbraccio nel nostro Paese ha un sapore diverso».
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