martedì 16 novembre 2010
Il ministro chiede di replicare allo scrittore che nel suo monologo su Rai3 aveva detto: al Nord la 'ndrangheta si appoggia sulla Lega. Saviano: stupito e allarmato per le parole di Maroni. Record di ascolti: 9 milioni davanti alla Tv con il 30% di share.
- Englaro in tv da Fazio, recita a senso unico
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Dal premier Berlusconi e dal leader della Lega Bossi, a Pizza, segretario della Democrazia cristiana, passando per Di Pietro, Cesa, Rutelli, Pionati, Lombardo, ma anche per il presidente dell'Union Valdotaine Perron e il segretario Sudtiroler Volkspartei Theiner. E' il lungo elenco dei "segretari e presidenti di partito", una ventina, che "Vieni via con me", se fosse "una tribuna politica", dovrebbe invitare nelle prossime puntate, "che però sono solo due".Così Fabio Fazio ha aperto ieri sera la trasmissione, che ha ospitato il presidente della Camera Fini e il segretario del Pd Bersani. Una lunga serie di nomi, seguita da quella di decine di partiti e movimenti, che è soprattutto una risposta alle polemiche sulla presenza di Fini e Bersani e all'altolà della direzione generale, che ha chiesto ai responsabili di "Vieni via con me" di allargare la rosa degli inviti ai leader di Pdl, Lega, Idv e Udc.La trasmissione, comunque, ha registrato un record di ascolti: nove milioni e 31 mila telespettatori, pari al 30.21% di share.Molte le code polemiche. La prima è legata a un monologo di Saviano sulla criminalità organizzata. ''La 'ndrangheta al Nord, come al Sud, cerca il potere della politica e al Nord interloquisce con la Lega, che da sempre ha detto che non vuole qui le manette o la repressione - ha sottolineato l'autore di Gomorra - ma non basta, perché sono i soldi legali che irrorano questo territorio, è lì che il fenomeno deve essere contrastato".Lo scrittore ha citato poi un brano di un'intervista a Miglio in cui l'ideologo della Lega si definiva a favore del "mantenimento anche della mafia e della 'ndrangheta'' e sottolineava che "bisogna partire dal concetto che alcune manifestazioni tipiche del Sud hanno bisogno di essere costituzionalizzate". "Insomma - ha commentato lo scrittore - Miglio diceva che le mafie devono essere costituzionalizzate". Contrastare le organizzazioni criminali "é fondamentale - ha aggiunto Saviano - ma ci sono leggi che possono favorirle: con lo scudo fiscale, per esempio, il rischio è che siano i loro capitali a tornare in Italia".''Come ministro e ancora di più come leghista mi sento offeso e indignato dalle parole infamanti di Roberto Saviano, animate da un evidente pregiudizio contro la Lega"; è stata la replica del ministro dell'Interno, Roberto Maroni. "Ho chiesto al Cda della Rai il diritto di replica alle incredibili accuse lanciate da Roberto Saviano ieri sera nella trasmissione "Vieni via con me". Vorrei - ha aggiunto il ministro - un faccia a faccia con lui per vedere se ha il coraggio di dire quelle cose guardandomi negli occhi». Se la sua richiesta di replicare non dovesse realizzarsi, ha continuato Maroni, «giro al Presidente della Repubblica e ai presidenti di Camera e Senato la questione, se la Rai deciderà di negarmi il diritto di replica a Saviano. Chiederò al Presidente della Repubblica - ha aggiunto Maroni - se una accusa così infamante sia compatibile con una funzione come quella di ministro dell'Interno che sto sostenendo".Il battibecco non si è fermato qui. Saviano in una nota si è dichiarato "stupito e allarmato dalle parole del ministro Maroni. Non capisco di quali infamie parli - prosegue Saviano -. Temo che abbia visto un'altra trasmissione. Lo invito a rivederla e riascoltarla: io ho parlato solo di fatti, frutto di un'inchiesta giudiziaria dell'Antimafia di Milano e Reggio Calabria sul nuovo assetto della 'Ndrangheta e sulla sua presenza culturale, politica ed economica in Lombardia. Fatti che dovrebbero preoccupare il ministro dell'Interno invece di spingerlo ad accusare chi li denuncia".
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