giovedì 28 ottobre 2010
La giovane maghrebina avrebbe dichiarato di essere stata ospite minorenne del premier Silvio Berlusconi. Il procuratore capo Bruti LIberati: «Cautela». Ghedini: «Solo illazioni». E Berlusconi: «Aiuto chi ha bisogno di aiuto, sono persona di cuore». Forte reazione del Pd.
COMMENTA E CONDIVIDI
Su Silvio Berlusconi e le sue ospiti ad Arcore non c’è alcuna inchiesta che veda il premier indagato. Intorno alle dichiarazioni di una 18enne marocchina, la quale avrebbe parlato di incontri intimi ad appena 15 anni con il Cavaliere, si stanno comunque compiendo accertamenti. La ragazza tira in ballo nomi della politica e dello spettacolo, come "l’agente dei vip" Lele Mora e la figlia Diana Mora, la quale tempo fa si era offerta di adottarla.Dietro un muro di smentite emerge, infatti, che nella vicenda ci sono alcuni aspetti su cui il procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati chiede ai suoi colleghi della procura di svolgere approfondimenti nel massimo riserbo. Al termine di un vertice nel suo ufficio Bruti Liberati si è espresso con una sola parola: «Cautela». In precedenza il magistrato aveva ribadito che «in questa procura non ci occupiamo di pettegolezzi», precisando che «non c’è nessuna denuncia contro Silvio Berlusconi». Insomma, il Cavaliere non è sotto accusa, anche se una indagine su un giro di accompagnatrici esiste.«Le notizie apparse su "il Fatto quotidiano" e su alcuni altri giornali – è stata la reazione dei legali del premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo – in relazione ad asserite dichiarazioni rese da tale Ruby», sono «assolutamente infondate». Aggiungendo poi che «da approfondimenti svolti si è potuto acclarare, con numerosissimi riscontri testimoniali, la radicale e totale infondatezza delle illazioni giornalistiche avanzate».Dal poco che trapela si apprende che il racconto della giovane marocchina risulterebbe in parte contraddittorio. Ai responsabili della comunità protetta nella quale è ospitata avrebbe detto di essere stata accompagnata più volte da Lele Mora, assieme ad altre giovani, presso la villa di Arcore. Oltre al pm Antonio Sangermano, titolare del fascicolo che contiene le dichiarazioni delle ragazza, e al procuratore aggiunto Pietro Forno, capo del pool sui reati a sfondo sessuale, alla riunione di ieri con Bruti Liberati hanno partecipato anche alcuni investigatori, gli stessi che non escludono che Berlusconi possa essere vittima di calunnia. Bisognerà ora ascoltare una a una le ragazze che avrebbero frequentato la residenza del Cavaliere.LA REPLICA DI BERLUSCONIAi giornalisti che ad Acerra gli chiedono notizie sulla inchiesta milanese su Ruby, la ragazza minorenne marocchina che avrebbe parlato anche di feste ad Arcore, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi risponde solo che lui aiuta sempre "chi ha bisogno di aiuto", ma di voler parlare solo di "spazzatura vera" e non di "spazzatura mediatica". "Sono una persona di cuore e mi muovo sempre per aiutare chi ha bisogno di aiuto. Io sono qui per parlare di spazzatura vera lascio a voi la spazzatura mediatica", ha risposto Berlusconi a una cronista che gli stava ponendo domande sulla inchiesta milanese su Ruby, nel corso della conferenza stampa ad Acerra sulla situazione dello smaltimento dei rifiuti in Campania. LE REAZIONI POLITICHENumerose le reazioni politiche alla vicenda. «Abbiamo il diritto di chiedere che il presidente del consiglio sia in grado di garantire sobrietà e dignità e un Parlamento che non sia imbarazzato dalle sue questioni personali. Berlusconi, se è uno statista, dimostri senso di responsabilità stacchi la spina al governo e si dimetta», ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Duro pure il capogruppo Pd alla Camera Dario Franceschini: «Su questa vicenda ogni italiano si farà la sua opinione ma c'è un aspetto che riguarda pesantemente il ruolo istituzionale del premier, cioè la telefonata tra Palazzo Chigi e la Questura. Siccome il premier sembra anche aver confermato quella telefonata, un intervento del genere in qualsiasi paese del mondo porterebbe dasolo alle dimissioni del premier». «Ormai è chiaro a tutti che c'è un obiettivo preciso di alcuni ambienti: tenere in costante fibrillazione il Governo Berlusconi e la maggioranza, impedire che ci sia anche una sola settimana di lavoro sereno. A questo scopo, tutto fa brodo: gossip, campagne scandalistiche, aggressioni mediatiche, lanci di fango»; lo afferma in una nota il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: