venerdì 13 maggio 2016
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Lo aveva annunciato e lo ha fatto. La deputata Michela Marzano ha scritto al capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, per comunicare le proprie dimissioni dal gruppo. Una scelta, spiega la docente universitaria, dettata dal voto di mercoledì sulle unioni civili, perché nel testo approvato manca la stepchild adoption . «Sui temi dei diritti e dell’etica ho sempre detto e difeso gli stessi valori e gli stessi principi», sono le parole della parlamentare. Che aggiunge: «Non me la sento, oggi, di non essere coerente con me stessa e con le mie battaglie per opportunità politica». Il suo gesto però crea un caso nel partito democratico, dove alcuni deputati le chiedono di tornare sui suoi passi. Così Sergio Lo Giudice, Monica Cirinnà, Gianni Cuperlo, Giuseppe Lumia, Barbara Pollastrini, Roberto Speranza scrivono alla ex compagna di partito che la legge votata ha rappresentato «il risultato massimo possibile» nelle attuali condizioni numeriche e che la tutela dei bambini di quelle unioni verrà affrontata «all’interno di una revisione complessiva della legge sulle adozioni». Per questo, data la convergenza di valori, le chiedono «di continuare insieme questo percorso e di ritornare sulla tua decisione». A dare il benvenuto alla Marzano nel gruppo misto, invece, è lo stesso presidente Pino Pisicchio, convinto che «continuerà dai banchi del nostro gruppo ad offrire il suo apprezzato contributo di idee e di partecipazione all’attività parlamentare».
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