giovedì 13 dicembre 2018
La settimana scorsa un'altra operazione sempre nel Riminese. Rapporto Fipac Confesercenti: in Italia negli ultimi 2 anni una casa di riposo sequestrata ogni 3 giorni.
Maltrattamenti di anziani, chiusa struttura
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Sequestrata una casa di riposo nel Riminese per maltrattamenti fisici e psichici nei confronti degli anziani ospiti. Questa mattina 70
Carabinieri del Nas di Bologna hanno compiuto un'operazione in una struttura protetta per anziani, con perquisizioni e misure
cautelari nei confronti del rappresentante legale e degli operatori.

Un altro caso sempre nel Riminese

Sempre nel Riminese giovedì scorso 5 persone erano finite agli arresti domiciliari con l'accusa di maltrattamenti e proprio stamattina il gip del Tribunale di Rimini ha interrogato tre operatrici socio-sanitarie e il gestore della casa di cura incriminata; gli indagati hanno pianto e chiesto scusa davanti al giudice e hanno deciso di rilasciare spontanee dichiarazioni, mentre gli avvocati difensori hanno chiesto per loro i domiciliari. Una delle operatrici, che al termine dell'interrogatorio si è sentita male, ha spiegato che spesso si trovava a lavorare da sola di notte con cinque anziane da accudire: "Ho solo usato parole dure, magari volgari, ma dovevo intervenire per evitare che si facessero male e che mi stessero a sentire".

Mille anziani vittime di violenze in 5 anni

Intanto questa mattina a Roma Fipac Confesercenti ha presentato il dossier "Quelle case senza amore", che documenta l'aumento del fenomeno degli anziani maltrattati. Negli ultimi due anni è stata sequestrata o chiusa una casa di riposo ogni tre giorni. Dal 2013 al 2018 sono oltre 1.000 le vittime accertate e 3.000 gli episodi di violenza denunciati, di cui 300 nella sola struttura di Borgo
d'Ale nel Vercellese. Truffe, violenze, abusi psico-fisici sono molto frequenti nelle strutture che accolgono gli anziani, una tragedia figlia dell'alto tasso di illegalità e abusivismo del settore. Si tratta quasi sempre di strutture private, di residenze sociali, alcune addirittura in convenzione con il Servizio sanitario nazionale, altre palesemente abusive. Il quadro che emerge dalla ricerca indica nelle precarie condizioni in cui sono costretti a lavorare gli infermieri e gli assistenti sanitari, con turni massacranti e stress, una delle maggiori cause di criticità. Dal 2010 al 2016 i posti letto convenzionati sono diminuiti di circa il 20% e si sono stabilizzati in circa 250.000 unità, mentre gli anziani non autosufficienti sono cresciuti dieci volte di più; numeri che fanno dell'Italia il fanalino di coda in Europa sul fronte delle strutture specializzate per l'accoglienza di anziani non autosufficienti.


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