giovedì 15 dicembre 2016
Venerdì 16 l’inaugurazione. Bonini: consolidare e innovare
Lumsa, un nuovo campus. «Saremo internazionali»
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Consolidamento e innovazione. Si muove lungo queste due linee guida la nuova tappa che l’Università Lumsa di Roma vivrà venerdi 16 pomeriggio nella Capitale con l’inaugurazione del nuovo campus universitario. Un’area che si colloca nel cuore della città vicino alla sede storica dell’ateneo cattolico (il nome è Libera Università Maria Santissima Assunta) in Borgo Sant’Angelo, a due passi da piazza San Pietro e Castel Sant’Angelo. «Lo stesso progetto architettonico – spiega il rettore Francesco Bonini – ha seguito questa logica nel suo compimento: consolidare l’esistente, accettando la sfida attuale dell’architettura moderna che si è calata in un contesto architettonico di grande rilievo storico». Una sfida che sembra vinta, con la creazione di un campus funzionale e moderno che ben si armonizza con il contesto nel quale sorge: piazza Adriana, via delle Fosse di Castello, via di Porta Castello e, soprattutto «il Passetto di Borgo, l’antico collegamento tra il Vaticano e Castel Gandolfo, di grande valore storico e che abbiamo tenuto monitorato costantemente durante l’intera fase dei lavori di costruzione».

E, come spesso accade a Roma, anche in questo caso gli scavi per le fondamenta hanno riservato ritrovamenti di reperti; ben 600, tra cui «un tratto di muro risalente alla Roma imperiale, che oggi fa da base alla nostra biblioteca centrale. Quasi un simbolo delle radici su cui si poggia anche il nostro lavoro di università». Interventi e operazioni, «tutte sotto il rigido controllo e collaborazione con la Soprintendenza archeologica. La biblioteca centrale - dedicata a Giorgio Petrocchi, con oltre 150mila volumi e circa 17.500 monografie e oltre 200 riviste di area giuridico-economica e con la disponibilità fino a 206 posti - è soltanto una delle strutture che oggi alle 15.20 saranno inaugurate alla presenza, oltre che del rettore, anche del cardinale Attilio Nicora, presidente del Cda della Lumsa, e del rettore emerito Giuseppe Dalla Torre che svolgerà un intervento proprio sulla storia di questo progetto, che parte dalla conclusione del Giubileo del 2000 e «trova ora – spiega Bonini – il suo completamento dopo anni di lavoro». Nel campus vi è anche una nuova residenza universitaria su sei piani, che permetterà di ospitare fino a 40 studenti fuori sede (17 stanze doppie e 6 singole), con diversi spazi comuni, tra cui una palestra.

La presenza di questo campus, aggiunge il rettore della Lumsa, «ci permette di guardare con entusiasmo al futuro, soprattutto in proiezione internazionale, con nuovi corsi e un dottorato sull’umanesimo contemporaneo, anch’esso destinato a saldare le nostre radici e il presente nel quale ci muoviamo». L’area occupata dal campus era stata in parte utilizzata per ospitare la sala stampa in occasione del Giubileo del 2000. E proprio la ristrutturazione del centro stampa nel 2002 è stato il primo intervento dell’intero progetto che nel corso degli anni ha interessato tutta l’area vicina a Castel Sant’Angelo, al fiume Tevere e al già ricordato «Passetto di Borgo». Tre le tipologie di intervento: mantenimento di alcuni edifici esistenti, demolizione di altre parti e costruzione di un nuovo edificio di sei piani.

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