sabato 30 aprile 2016
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Bruxelles. Dopo la Turchia, la Libia. La Commissione Europea sta preparando un piano per ottenere che il paese nordafricano, come già Ankara con l’accordo Ue, freni il flusso di migranti verso il Mediterraneo e l’Italia. La notizia è rilanciata dal sito del settimanale tedesco 'Der Spiegel', che cita un documento di 17 pagine preparato dal Servizio di azione esterna europeo (il 'ministero degli Esteri' dell’Ue guidato da Federica Mogherini). La testata sostiene che nel documento si parla di campi di accoglienza per i migranti e profughi, ma anche di «strutture di detenzione». Bruxelles, spiegano ad 'Avvenire' fonti della Commissione, vuole sostenere Tripoli nella lotta ai traffici di migranti, nel quadro della possibile missione civile Ue in Libia prospettata da Mogherini e che ha già avuto un primo sostegno di massima da parte degli stati membri. Solo che alla Commissione negano categoricamente che si parli di misure carcerarie. «È in corso – si legge in una nota – un lavoro preparatorio in particolare per il sostegno alla gestione dei confini, alla lotta alla migrazione irregolare e ai trafficanti», sottolineando che il «rispetto dei più elevati standard dei diritti umani è al centro del nostro lavoro », con l’obiettivo di «assicurare che la gestione della migrazione e dei profughi in Libia adempia a questi standard, assicurando condizioni degni di vita per migranti e rifugiati», in cooperazione con Acnur e Iom. Questa missione civile si integrerebbe con la missione militare anti-scafisti Ue Sofia attiva nel Mediterraneo centrale che, se avrà il via libera di Tripoli, potrebbe a breve agire anche in acque territoriali libiche. La preoccupazione c’è: secondo alcune stime in Libia attendono di imbarcarsi per l’Italia almeno 200.000 migranti. (G.M.D.R.) © RIPRODUZIONE RISERVATA
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