martedì 14 settembre 2010
Antonio Buglione, l'imprenditore rapito ieri sarebbe riuscito a fuggire, poi avrebbe raggiunto una villetta poco distante chiedendo aiuto. Era tenuto nascosto in una serra nelle campagne di Marigliano, nel Napoletano.
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È libero Antonio Buglione, 54 anni, imprenditore nel Napoletano, di cui i familiari avevano denunciato un presunto rapimento con richiesta di riscatto per 5 milioni. L'uomo, che era stato tenuto incatenato, è stato trovato a Marigliano, sempre in provincia di Napoli. Buglione si sarebbe liberato da solo e avrebbe raggiunto con mezzi di fortuna l'abitazione di un suo conoscente. Lì avrebbe telefonato ai carabinieri, che sono andati a prelevarlo. Ora agli inquirenti spetta il compito di dipanare la matassa ingarbugliata del presunto rapimento dell'imprenditore. In caserma a Castello di Cisterna, per ascoltare la sua testimonianza sul presunto rapimento, sono arrivati il procuratore aggiunto Rosario Cantelmo e il pm Simona di Monte, e, insieme ai loro avvocati, i fratelli Carlo e Carmine, soci di Antonio Buglione nelle imprese di vigilanza privata di famiglia. Secondo quanto riferito da un parente, a Buglione sarebbe stata impedita la fuga con una catena al collo e sarebbe stato segregato in una sorta di serra nelle campagne di Marigliano. Agli investigatori l'imprenditore sarebbe apparso in buona salute, con un taglio a un sopracciglio e alcune contusioni su braccia e torace. Buglione si trova ora nella clinica "Villa dei fiori", affinchè i sanitari valutino e medichino le contusioni riportate. Secondo quanto si è appreso, Buglione agli inquirenti avrebbe indicato il luogo della sua detenzione nelle campagne di Marigliano e a breve sul posto sarà effettuato un sopralluogo dei carabinieri del Ris.Altri sopralluoghi potrebbero essere disposti per comprendere la dinamica dell'accaduto. Scossa ma ovviamente felice la sorella, Rosa Buglione, che è anche sindaco di Saviano.
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