lunedì 5 agosto 2013
​Nell'incontro a palazzo Chigi tra Enrico Letta, Ignazio Visco e Fabrizio Saccomanni sono stati confermati i primi segnali di miglioramento dell'economia, ma anche la necessità di consolidarli e di tenere alta l'attenzione sui requisiti patrimoniali degli istituti di credito.
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Nell'incontro a palazzo Chigi tra Enrico Letta, Ignazio Visco e Fabrizio Saccomanni sono stati confermati i primi segnali di miglioramento dell'economia, ma anche la necessità di consolidarli e di tenere alta l'attenzione sui requisiti patrimoniali degli istituti di credito. "Il punto di svolta è atteso tra il terzo e il quarto trimestre, ma si tratta di una ripresa graduale. Bisogna consolidare i segnali di miglioramento", ha detto una fonte della Banca d'Italia. "Il sistema bancario è più solido, ma con aree di difficoltà. Resta ferma l'attenzione sulla capitalizzazione". Anche in vista dell'Unione bancaria e della presidenza italia dell'Unione europea nel secondo semestre dl prossimo anno continua il monitoraggio della Banca d'Italia sulla qualità dei crediti.VERTICE A PALAZZO CHIGIÈ terminata la colazione di lavoro fra il premier Enrico Letta, il governatore di Banca d'Italia Ignazio Visco e il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni. Visco e Saccomanni hanno lasciato palazzo Chigi dopo circa due ore. L'incontro, hanno spiegato fonti di governo, servirà a fare il punto sulla situazione economico-finanziaria, anche in vista dei provvedimenti allo studio del governo. Il tempo stringe e la pausa estiva si avvicina: la settimana che inizia sarà fondamentale per completare gli appuntamenti dell'agenda che a settembre il governo dovrà necessariamente seguire. Non solo sul fronte interno ma anche sul palcoscenico europeo. Acquista quindi particolare rilievo l'appuntamento fissato per fare il "punto sulla situazione economica e finanziaria", come indicato da Palazzo Chigi, tra il presidente del Consiglio Enrico Letta, il ministro per l'Economia Fabrizio Saccomanni ed il governatore di Bankitalia Ignazio Visco.  Molti i temi sul tappeto e stretti i margini di manovra, data la situazione economica e vista la sempre maggiore incertezza politica, dopo la sentenza Mediaset. Tra gli argomenti sul tavolo, in primo piano quello delle coperture con le soluzioni da trovare per l'Imu e  per evitare l'aumento Iva slittato ad ottobre a cui però è strettamente legato anche il capitolo della delega fiscale. In settimana anche l'ultimo consiglio dei ministri prima della pausa estiva e sempre nei primi giorni della prossima settimana è previsto anche un incontro della cabina di regia, ora in sospeso per le polemiche politiche delle ultime ore. In particolare, secondo quanto riferiscono fonti della maggioranza, Enrico Letta punta ad assicurarsi che non ci siano ulteriori ostacoli sul fronte delle misure economiche, per incanalare le  risorse necessarie. Per questo sul tavolo di domani troverà spazio un esame della situazione sul fronte dei mercati  e dei titoli di Stato, in particolare, per verificare i margini di manovra concessi dai minori tassi di interesse  pagati sul debito, margini che in parte andranno a finanziare le misure allo studio del governo, dell'uso insomma di quello che fonti governative  hanno chiamato il "dividendo della stabilità".L'incontro con Visco e Saccomanni potrebbe anche essere un'occasione per fare il punto sul sistema bancario italiano alla vigilia del varo dell'Unione bancaria e dopo le prese di posizione di Bruxelles su alcuni istituti italiani. Proprio nei giorni scorsi il governatore ha ricordato che da un'analisi dell'Fmi sulle nostre banche emerge "una capacità di tenuta a shock esterni in termini di capitale", che il sistema è solido, e ha lasciato capire che non ci sono eccessive preoccupazioni. Ma una strada va tracciata anche su un altro fronte assolutamente di primissimo piano: quelle privatizzazioni e dismissioni annunciate per l'autunno dal presidente del Consiglio Letta nei giorni scorsi e su cui ha spiegato Letta il governo dovrebbe lavorare tra agosto e settembre. La parola d'ordine è fare volano e trovare le risorse, ma con l'imperativo di presentare a ottobre all'Unione europea una legge di stabilità per il 2014 con i conti in ordine e riforme.
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