giovedì 30 gennaio 2014
Boldrini: «Ieri gravissimi gli episodi». Istruttoria sugli incidenti.  Cinquestelle bloccano Camera e Senato. Sbarrate le porte di accesso agli uffici della presidente a Montecitorio, dove oggi arriva il testo base dell'Italicum.
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Prosegue la bagarre in Parlamento. Le porte di accesso agli uffici della presidente della Camera Laura Boldrini a Montecitorio sono sbarrate da ieri sera. Le porte a vetri blindati risultano chiuse a chiave: devono essere aperte dall'interno dai commessi dell'anticamera. Non era mai successo. "Dopo aver atteso mezz'ora ci siamo allontanati dall'ufficio di presidenza perché la Boldrini era riunita con la maggioranza per decidere il da farsi. Decidono sempre fuori dalle sedi competenti e noi non ci stiamo". Lo dice Luigi Di Maio annunciando che il M5s lascia l'ufficio di presidenza della Camera convocato sugli incidenti di ieri.Tensione anche in sala stampa alla Camera. Alcuni deputati grillini, tra cui Alessandro Di Battista, hanno 'fatto muro' fisicamente e poi urlato, impedendo, così, al capogruppo Pd Roberto Speranza di parlare di fronte alle telecamere nella saletta di Montecitorio adibita a questo. Il capogruppo ha dovuto alla fine rinunciare e tra lui e i deputati grillini sono volate parole grosse e ne è sfociata un discussione piuttosto animata. L'episodio dopo le tensioni questa mattina nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia. I deputati M5s stamattina hanno occupato l'aula e la presidenza dove si esaminava il dl carceri. La presidente Donatella Ferranti ha cambiato sede di esame e messo direttamente in votazione il mandato al relatore che ha avuto l'ok con gli emendamenti tutti respinti per l'Aula. Le tensioni sono proseguite anche dopo il voto della commissione Affari costituzionali della Camera sulla legge elettorale. I due parlamentari del Pd Emanuele Fiano e Nico Stumpo sono usciti a forza di spintoni dalla commissione bloccata dai deputati di M5s e sono stati portati via a forza dai colleghi perché stavano per venire alle mani con i grillini. Alla fine del blocco c'è stato anche un violento alterco verbale tra il presidente Francesco Paolo Sisto e alcuni deputati di M5s. Speranza (Pd) chiede che siano presi provvedimenti."Ieri abbiamo assistito in quest'Aula a comportamenti e episodi gravissimi, del tutto estranei a ogni cultura istituzionale ed a ogni prassi democratica". Lo ha detto nell'Aula della Camera la presidente Laura Boldrini, applaudita da tutta l'Aula. I deputati Pd erano tutti in piedi. Del M5S erano presenti solo in tre. A tutti - ha aggiunto Boldrini - chiedo un comportamento consono all'Aula parlamentare e di non ostacolare i lavori del Parlamento", dentro e fuori dall'Aula.  Mentre Boldrini parlava e l'Aula applaudiva, Fabio Toninelli, uno dei tre M5S in Aula (gli altri sono Mimmo Pisano e Loredana Lupo) si è messo un bavaglio sulla bocca.Gravissime ingiurie sessiste nei confronti delle deputate. Così la presidente della Camera Laura Boldrini, durante l'Ufficio di presidenza, commenta - secondo quanto viene riferito - quanto denunciato dalle deputate Pd che sarebbero state insultate dall'esponente M5S De Rosa. Un clima intollerabile e incompatibile con la dialettica parlamentare: ha affermato Laura Boldrini, secondo quanto riferito, durante l'Ufficio di presidenza della Camera convocato per affrontare gli episodi di protesta da parte in particolare del M5S avvenuti ieri e oggi a Montecitorio.Cinquestelle disertano i lavori dell'Aula del Senato ora incentrati sulla discussone generale del dl Delega fiscale. Anche a Montecitorio i deputati non si sono presentati in Aula tranne Danilo Tonienelli, Mimmo Pisano e Daniela Lupo che prendono la parola per protestare per i fatti di ieri.Sanzioni efficaci e immediate: è questa la richiesta che è arrivata da tutti gli interventi durante l'Ufficio di presidenza della Camera con un appello affinché l'istruttoria termini prima di lunedì. E' quanto viene riferito al termine della riunione.Intanto Stefano Dambruoso si è scusato con la deputata pentastellata. "Sento la necessità, anche in virtù del mio ruolo di questore della Camera, di scusarmi con la deputata del M5S, Loredana Lupo, che ho involontariamente colpito, nel tentativo di impedire a lei e ai suoi colleghi di avventarsi, con furia, contro il tavolo della presidenza. I fatti accaduti ieri in aula - dice il questore della Camera Stefano Dambruoso - nella loro oggettività non consentono un ribaltamento della verità. Il diritto politico alla protesta è sconfinato in una aggressività ingiustificabile da parte di numerosi deputati del M5S. Rivedendo le immagini tuttavia sento la necessità, anche in virtù del mio ruolo di questore della Camera, di scusarmi con la deputata del M5S, Loredana Lupo, che ho involontariamente colpito, nel tentativo di impedire a lei e ai suoi colleghi di avventarsi, con furia, contro il tavolo della presidenza. Le azioni di ieri in aula hanno contribuito ad acuire un clima di avvelenamento all'interno delle istituzioni che oggi è necessario stemperare. In tal senso fornisco il mio contributo non partecipando ai lavori dell'ufficio di presidenza che si occuperanno degli episodi avvenuti ieri pomeriggio".

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