giovedì 30 marzo 2023
Il presidente all'apertura di un nuovo centro dedicato alla cura, riabilitazione e inclusione delle persone sordocieche e pluriminorate sensoriali. La Lega è presente in 10 regioni
L'inaugurazione del nuovo centro della Lega del Filo d'oro

L'inaugurazione del nuovo centro della Lega del Filo d'oro - ANSA / Ufficio stampa Lega del filo d'oro

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«Compagno di strada, vicino alle persone: è questa la migliore definizione che si possa dare della vostra organizzazione. Grazie per quello che fate, ai volontari, ai terapisti, ai familiari, complimenti. La Repubblica vi è riconoscente». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione di un nuovo centro del Filo d'Oro a Osimo.

«Questo è un luogo in cui il disagio viene trasformato in opportunità e la sofferenza in solidarietà. Rendo la testimonianza della vicinanza della Repubblica in questa tappa di grande sviluppo. Quella di Sabina Santilli - ha aggiunto - è stata una straordinaria intuizione, con una visione del futuro e del possibile che sfuggiva a tanti allora. So bene che ci sono problemi, ho registrato delle difficoltà che nascono dall'incompletezza della legge 107, dalla sua inadeguata attuazione: sono sottolineature che sono delle esortazioni a prendere iniziative e provvedere. Tutto è nato dal sogno di Santilli. E citando Walt Disney, se puoi sognare una cosa puoi anche realizzarla. Il sogno è di poter fare le cose che fanno tutti gli altri, e questo è il percorso che ha segnato questa organizzazione».

Il tema della disabilità sta molto a cuore a Sergio Mattarella: domenica prossima, 2 aprile, sarà a Monza, per l'inaugurazione del secondo ristorante PizzAut, in cui lavorano ragazzi autistici. Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo.

Cos'è la Lega del Filo d'oro

Dare voce ai bisogni delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, migliorare la loro qualità di vita offrendo servizi idonei alle loro esigenze specifiche e promuovendo un approccio inclusivo nella società. Sono questi gli obiettivi de La Lega del Filo d'Oro, nata nel 1964 grazie a Sabina Santilli, abruzzese sordocieca dall'età di sette anni che decide di fondare, insieme ad un piccolo gruppo di volontari, un'organizzazione che potesse rappresentare il "filo aureo della buona amicizia" per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro.

Oggi l'Ente è il punto di riferimento in Italia per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali e giorno dopo giorno affronta la sfida di andare oltre il buio e il silenzio.

Gli scopi della Fondazione vengono perseguiti promuovendone lo sviluppo sul territorio nazionale, attraverso l'attivazione di nuovi Centri, all'interno dei quali si realizza un intervento specializzato, per offrire a ogni singolo individuo un trattamento educativo riabilitativo personalizzato e Servizi Territoriali.

Fondamentali la formazione continua di operatori qualificati, lo svolgimento di attività di ricerca e sperimentazione e la rappresentanza dei diritti delle persone sordocieche.

A Osimo (An) si trova il Centro Nazionale, sede principale dell'Ente, al cui interno operano il Centro Diagnostico, che formula una valutazione globale ed effettua interventi precoci per bambini al di sotto dei 4 anni; i servizi educativo-riabilitativi; il settore medico; il Centro di Ricerca, il Centro di Documentazione e il Servizio Territoriale.

Con quasi 700 dipendenti e quasi 500 volontari, l'Ente è presente oggi in Italia in 10 regioni con 5 Centri Residenziali e annessi Servizi Territoriali, a Osimo (AN), Lesmo (MB), Modena, Molfetta (BA), Termini Imerese (PA) e 5 Sedi Territoriali a Novara, Padova, Pisa, Roma e Napoli e offre servizi a circa 1000 utenti ogni anno. La Lega del Filo d'Oro è impegnata in prima linea nella ricerca scientifica in area riabilitativa e sociale e offre formazione e aggiornamento in ambito educativo-riabilitativo.

La sordocecità è una disabilità unica e specifica riconosciuta con la Legge 107 del 2010, ed è la combinazione di una minorazione visiva con una uditiva, totale o parziale. La pluriminorazione psicosensoriale indica quella condizione in cui alle problematiche sensoriali legate alla vista e/o all'udito si affiancano disabilità motorie, intellettive, cognitive o seri problemi di salute.

Secondo il "Nuovo studio sulla popolazione di persone sordocieche, con disabilità sensoriali e plurime in condizioni di gravita'", realizzato dall'ISTAT in collaborazione con la Lega del Filo d'Oro, si stima che oggi in Italia le persone con piu' di 15 anni che presentano limitazioni sensoriali gravi e plurime alla vista e all'udito sono 100mila, pari allo 0,2% della popolazione. A queste, si aggiungono altre 262mila persone (lo 0,5 della popolazione) che, oltre alle limitazioni sensoriali gravi plurime legate alla vista e all'udito, presentano contemporaneamente limitazioni di tipo motorio. La cifra complessiva, stimata in 362mila persone, deve essere rivista verso l'alto in considerazione del collettivo dei minori al di sotto dei 15 anni non incluso nella rilevazione ISTAT e delle persone che oltre la minorazione sensoriale presentano anche una disabilita' intellettiva. Per comprendere la loro condizione in termini pratici, basti sapere che la nostra mente riceve il 95% di tutto ciò che apprende attraverso questi due sensi.

Le attività svolte dalla Lega vengono finanziate solo in parte da fondi pubblici, mentre oltre il 70% delle entrate derivano dalle risorse donate da privati.







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