mercoledì 26 dicembre 2012
​La denuncia del Nidil Cgil, sindacato che tutela i lavoratori atipici: il 60-70% dei 700mila contratti a progetto sono a rischio. Le aziende non rinnovano i contratti in scadenza oppure ricorrono alle partite Iva e ai voucher.
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​A fine anno rischiano di rimanere senza lavoro centinaia di migliaia di lavoratori precari, sia nel pubblico impiego che nel settore privato, poichè scadranno la maggior parte dei contratti di collaborazione in essere. È l'allarme lanciato dal Nidil Cgil che ha promosso la campagna “Capodanno 2013 - Non restare da solo” con cui sta prestando assistenza ai lavoratori con contratto in scadenza.Secondo le stime del sindacato, almeno il 60-70% dei circa 700mila precari italiani è da considerarsi a rischio.Al Nidil si stanno rivolgendo decine e decine di lavoratori: segnalano che, con la scusa dell'entrata in vigore della legge Fornero, i loro contratti sono a rischio. Molte aziende, infatti, denuncia il sindacato, «non stanno rinnovando i contratti o in alcuni casi, anzichè trasformare le collaborazioni a progetto o le associazioni in partecipazione in lavoro dipendente, aggirano le norme utilizzando tipologie ancora peggiori (partite Iva, occasionali, voucher)». Secondo l'Istat nel terzo trimestre dell'anno erano 430 mila i collaboratori (co.pro o co.co.co). I dati Inps aggiornati al 2011 parlano di 1.464.950 collaboratori totali (fra concorrenti ed esclusivi), ossia le persone che nell'arco dell'anno hanno avuto anche un solo contratto di collaborazione. I lavoratori con contratti di collaborazione sono quelli che rischiano di più in quanto non rientrano nemmeno nella proroga di sei mesi prevista dalla Legge di stabilità in base alla quale i precari della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato in scadenza a dicembre che ha superato il limite di 36 mesi potranno restare al lavoro fino al prossimo 31 luglio.
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