sabato 26 novembre 2011
Un muratore ha perso la vita in un cantiere edile di Roma schiacciato da pannelli in legno mentre una giovane commessa è stata schiacciata in un negozio di Oristano.

Bergamo, esplosione in una cartiera: muore un operaio di 50 anni
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Nessun cedimento è ammesso nell’impegno per la sicurezza sul lavoro. È il richiamo del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio in occasione del quinto anniversario del disastro di Campello sul Clitunno, quando morirono quattro persone per lo scoppio di una cisterna. Napolitano ha inviato un messaggio al sindaco Paolo Pacifici, in cui ha espresso il suo incoraggiamento le iniziative dell’amministrazione comunale in ricordo della vittime e per la pubblicazione del libro che raccoglie le testimonianze della sciagura. «Al di là della drammatica complessità dei fatti e delle conseguenti difficoltà nell’accertamento, essenziale perchè possa esservi giustizia, delle responsabilità che simili eventi spesso presentano, va in ogni caso rifiutata – sottolinea Napolitano – l’idea che si tratti comunque di inevitabili tragiche fatalità. Nè alcun cedimento è ammissibile per ciò che deve essere l’impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, insieme con la vigile consapevolezza degli operatori, affinchè la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica».L’appello del Presidente è arrivato in un giorno in cui altri tre lavoratori hanno perso la vita. L’episodio più grave (ne parliamo qui accanto ndr.) è avvenuto in provincia di Bergamo dove si è sfiorata la strage.In mattinata a Roma, un operaio romeno di 53 anni, Ioan Tohanean, è morto in un cantiere di costruzioni in via Fosso Centroni, zona Anagnina, mentre stava accatastando pannelli di legno per il getto del calcestruzzo. L’uomo è rimasto schiacciato sotto il peso dei pannelli che all’improvviso hanno ceduto e gli sono crollati addosso. A Oristano, invece, una commessa di 36 anni, Maria Cristina Allegretti, dipendente di un negozio di detersivi alla spina, è morta dopo essere rimasta schiacciata da un distributore automatico che era stato appena scaricato da un camion nel cortile del negozio. La donna, che era stata assunta a tempo alcuni mesi fa, è rimasta schiacciata da un parallelelepipedo di 500 chili che, all’improvviso si è ribaltato.
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