lunedì 16 aprile 2012
​Nella nuova ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Valter Lavitola, del sen. Sergio De Gregorio e di altre persone, si contesta ai due e ad altre quattro indagati -  Antonio Bifano, Vincenzo Ghionni, Roberto Cristiano e Patrizia Gazzulli - il reato di associazione per delinquere legata ai fondi per l'editoria.
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L'ex direttore dell"Avanti", Valter Lavitola, è atterrato all'aeroporto di Fiumicino questa mattina alle 6.40, con un volo proveniente da Buenos Aires. Appena sbarcato allo scalo romano, Lavitola, coinvolto nell'inchiesta che riguarda l'imprenditore Gianpaolo Tarantini, è stato arrestato dalla polizia di frontiera, in relazione ai provvedimenti che la Guardia di Finanza di Napoli e la Digos gli avevano notificato. Dopo le formalità di rito, l'ex direttore sarà portato a Napoli e accompagnato nel carcere di Poggioreale.
I carabinieri del Comando provinciale di Bari hanno notificato al giornalista, appena rientrato in Italia dopo una lunga latitanza all'estero, l'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte pressioni che l'imprenditore Giampaolo Tarantini avrebbe subito circa la testimonianza sulle feste a casa dell'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Nella nuova ordinanza di custodia cautelare emessa a carico di Valter Lavitola, del sen. Sergio De Gregorio e di altre persone, si contesta ai due e ad altre quattro indagati -  Antonio Bifano, Vincenzo Ghionni, RobertoCristiano e Patrizia Gazzulli - il reato di associazione per delinquere legata ai fondi per l'editoria.
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