sabato 29 settembre 2012
​L’ex direttore dell’Avanti elenca una serie di promesse che l’ex premier gli avrebbe fatto e afferma: ti ho aiutato a far cadere Prodi. Il leader di Futuro e libertà: «Berlusconi è un corruttore». L’ex presidente del Consiglio annuncia querele. Fini ribatte: «Ok, ci vediamo in tribunale».
COMMENTA E CONDIVIDI
​«Presidente, lei è in debito con me». Valter Lavitola, già in carcere per corruzione internazionale e per indebite percezioni di fondi per l’editoria, ora accusa Silvio Berlusconi. Lo fa attraverso una lettera, comparsa negli atti di un’inchiesta condotta dai pm napoletani Piscitelli e Woodcock, scritta all’ex premier, ma mai recapitata, e trovata dagli inquirenti sul computer dell’imprenditore Pintabona. Nel testo, l’ex direttore dell’“Avanti” elenca una serie di “benefici” che il Cavaliere gli avrebbe concesso. Come per esempio un presunto rimborso spese di 500mila euro, per i documenti relativi alla “Casa di Montecarlo” e per il suo viaggio a Santa Lucia, in Centro America, per procurare atti che avrebbero dovuto dimostrare che proprietario effettivo dell’appartamento (appartenuto un tempo ad An) era il cognato dell’attuale presidente della Camera Gianfranco Fini. Lo scritto attribuito a Lavitola ha mandato su tutte le furie Fini. «Berlusconi – dice l’ex numero uno di Alleanza nazionale – è un corruttore». Non solo, Fini definisce i documenti su Montecarlo delle patacche e «un errore capitale la confluenza di An nel Pdl. Spero che finalmente gli italiani capiscano chi è Silvio Berlusconi». Per il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, «Fini ha scelto il ruolo di un capopartito impegnato in uno scontro frontale e in una resa dei conti con Berlusconi». Ma in serata interviene pure il portavoce del presidente del Pdl, Paolo Bonaiuti: «Berlusconi ha dato ampio mandato ai suoi legali di esperire tutte le più opportune e necessarie azioni giudiziarie» contro Fini. Azioni legali? «Ne sono lieto. Ci vedremo in tribunale», ribatte l’ex numero uno di An.Nella lettera ci sono anche presunte promesse non mantenute dall’ex premier. Lavitola elenca appunto una serie di ipotetici impegni presi dal Cavaliere con lui: «Lei mi ha promesso più volte di entrare al governo. Di mandarmi al Parlamento europeo. Di entrare nel cda della Rai...». Lavitola è un fiume in piena e nel testo dice che Berlusconi sarebbe stato in debito con lui anche perché avrebbe “comprato” il senatore Sergio De Gregorio, che lasciò l’Idv per aderire al centrodestra. Non solo, rivendica il suo presunto ruolo nel favorire la caduta del governo Prodi. Come? In particolare di «aver tenuto fuori dalla votazione cruciale Pallaro», oltre ad aver «fatto pervenire a Mastella le notizie dalla procura di Santa Maria Capua Vetere da dove erano arrivate le pressioni per il vergognoso arresto della moglie». Infine, di «aver lavorato Dini» affinché lasciasse il centrosinistra.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: